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25 aprile. Festeggiamo la nostra liberazione aiutando l’Ucraina

26 Aprile 2024

Chi festeggia il 25 aprile chiedendo agli ucraini di deporre le armi, si ricordi (davvero) dei partigiani.
Il 25 Aprile si festeggia l’anniversario della liberazione d’Italia. Giornata dell’anno in cui si ricorda la liberazione dal governo fascista e dall’occupazione nazista del Paese. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, è impossibile non pensare al popolo ucraino e alla guerra. La priorità dei combattenti di un tempo (i partigiani) era quella di lottare per la riconquista della propria libertà. Ed_è proprio per la difesa della libertà che gli ucraini oggi combattono contro l’aggressore russo. Come per 1 partigiani questa per loro è una questione prima di tutto di dignità. L’analogia con la resistenza italiana infatti di base è questa: non è solo una questione militare, si tratta della dignità di un intero popolo.

Gli ucraini non si vogliono arrendere e non si arrenderanno mai proprio perché vogliono difendere la loro libertà e i loro valori, esattamente come fecero i partigiani al tempo: in Italia e in tutta Europa si lottò per la riconquista della libertà.

Coloro che oggi auspicano una resa dell’Ucraina e poi festeggiano il 25 aprile, dovrebbero ricordarsi che anche ai partigiani italiani fu consigliato di deporre le armi ma questi ultimi decisero di non farlo. Poiché i partigiani volevano essere liberi e il loro desiderio di libertà era più forte di tutto. Allo stesso modo oggi i combattenti ucraini lottano con lo stesso coraggio per gli stessi ideali. E la triste verità è che la guerra in Ucraina ci riguarda tutti, abbiamo tutti quanti l’obbligo morale di adoperarci per sostenere in tutti i modi il popolo ucraino. Ed è quindi doveroso ricordare che oggi come allora la resistenza non è fatta solo da chi imbraccia le anni, ma anche da chi offre sostegno. Da tutti coloro che accolgono nelle loro case i profughi, da ehi fa volontariato, dai giornalisti sul posto che ogni giorno documentano quanto sta accadendo. Perché la resistenza è fatta da tante persone che lottano insieme e si danno da fare in modi diversi, accomunate dal medesimo desiderio di indipendenza e di libertà.
Esistono dei valori fondamentali che anche oggi come allora l’Europa sta dimostrando di saper difendere, tramite il supporto militare all’Ucraina e tramite l’aiuto sul posto da parte di tantissimi volontari e volontarie. La resistenza oggi come allora ha dei volti, quelli di persone coraggiose che non si piegheranno mai alla violenza e alla prepotenza. Aiutare un popolo a resistere significa soprattutto questo: difendere dei valori fondamentali. Significa non piegarsi mai e poi mai alla legge del più forte. Perché qualunque aggressione, è un’aggressione alla libertà di tutti i cittadini”.

 

Giorgio Mantovani

Una risposta

  1. D accordo con l’amico Giorgio. Ma la guerra sta distruggendo tutta l Ucraina. Forse un tavolo di pace sarebbe auspicabile per evitare una guerra ancora più ampia e totalizzante.

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