Tre semplici risposte allo sfogo un po’ isterico dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Cremona Santo Canale. La prima sul valore del suo operato. Le notizie su quanto accade in città. I titoli dei media. Le interviste alle persone e ai commercianti la dicono lunga su quello che pensano i cremonesi della situazione sicurezza in città.Nulla da aggiungere. La seconda. Perché mai avrei dovuto chiedere a Canale di far parte della mia squadra? Tre fatti lo smentiscono. La sua appartenenza organica al Pd; mio concorrente politico. La sua decennale amicizia con Luciano Pizzetti e il fatto che a me non servono organizzatori di party studenteschi o di balletti modello Muolin Rouge nelle campagne padane. Se ha le prove concrete, non pettegolezzi, le esibisca pubblicamente se no rischia di fare l’ennesima figura barbina. Io sono tranquillo, non ci sono prove perché quello che dice non è mai avvenuto. La terza. Insiste a parlare di mie cooperative quando è noto e testimoniato da atti formali che ormai da un anno mi sono dimesso. Tra l’altro le cooperative in cui in passato ho operato non sono mai state “mie”, ma dei soci. Ripassi il codice civile. Consiglio a Canale di fare più attenzione ai fatti di cronaca. Se fossi in lui più di preoccuparsi di Portesani farei attenzione alle critiche che arrivano da chi lo ha voluto in quel ruolo. Mi sono sembrate acute e appropriate. Comunque le repliche rabbiose da parte di importanti esponenti del centro-sinistra ai miei comunicati da umile consigliere comunale lasciano trapelare parecchio nervosismo. Strano. Sono loro che hanno vinto le elezioni”.
Alessandro Portesani
capogruppo Novità a Cremona in consiglio comunale