Egregio Direttore,
al termine di una prima lettura di questo articolo non mi capacitavo di come un professionista attento e conoscitore delle dinamiche territoriali potesse concentrare, in cosi poche righe, tanta semplificazione ed alcuni errori oggettivi (parte dei quali evidenziati nella piacevole telefonata che ha anticipato questo scritto).
Una rappresentazione palesemente sbrigativa rischia di danneggiare la percezione dei lettori rispetto alle importanti dinamiche democratiche ed istituzionali sulle quali si fonda il nostro stato di diritto e la civile convivenza.
È giusto (ed arricchente) dare una possibile chiave di lettura ad ogni dinamica; è altrettanto doveroso però, a mio avviso, partire da una piena consapevolezza dei dati oggettivi.
I fatti, anche se talvolta appare superficiale accettarlo, potrebbero essere ancor più semplici di quanto appaiono (e, forse, i destinatari di tanta attenzione nelle svariate ‘ricostruzioni’, compreso il sottoscritto, potrebbero essere a completa disposizione per contribuire a garantire la miglior trasparenza nella ricostruzione dei medesimi).
Con specifico riferimento alla Fondazione Bravi, lo scrivente ha ricevuto una proposta di candidatura che ha accettato di sottoscrivere.
La domanda è stata successivamente formalizzata nelle procedure previste per il bando di selezione pubblica, pubblicato in data 10 marzo 2021 dalla Provincia di Cremona.
Una posizione (o ‘poltrona’, come la definisce Lei) talmente ambita che la mia è risultata l’unica candidatura presentata.
Comprendo bene le ragioni per le quali ci sia stata particolare attenzione a questo rinnovo: quasi sicuramente, il fatto che la nomina fosse riferibile alla mia persona credo possa rappresentarne una delle principali. Non mi spigherei, altrimenti, la ‘quasi’ totale assenza di informazioni riportate da tutta la stampa locale, in tanti anni, rispetto a questa realtà (non ricordo, a memoria, un qualsiasi approfondimento da parte di un nostro giornale).
Direttore, Lei conosce bene questa realtà? Sa quale sia la situazione economico-finanaziaria? Quale è stata la progettualità che l’ha contraddistinta negli ultimi lustri? C’è anche solo un’intervista di tutti quei protagonisti cremonesi ai quali è stato richiesto di occuparsene?
L’interesse, se non risultasse limitato alle dinamiche di ‘gossip’, relative alle diverse governance (sulle quali si concentra la grande attenzioni dei media), potrebbe garantire una maggiore valorizzazione e trasparenza di tutti quegli enti che devono destinare particolare attenzione alle specifiche finalità statutarie, tra le quali, in questo caso, la massima attenzione alle fragilità (anche se questo, purtroppo, non sembra fare notizia).
Lo stesso discorso dovrebbe valere per tutto il mondo delle cosiddette ‘partecipate’. Quale è il reale livello di interesse del mondo della comunicazione nel richiedere specifici rendiconti economici, finanziari, patrimoniali e gestionali alla fine dei rispettivi mandati?
Sulle dinamiche politiche che hanno determinato i nuovi assetti provinciali rilevo, invece, una forte semplificazione, causata soprattutto da alcuni ‘opinionisti’ che, non volendo approfondire situazioni complesse, riportano quasi quotidianamente notizie distorte rispetto alla realtà dei fatti. Il primo antidoto a questa ‘stortura’ sarebbe, suggerisco, qualche contatto diretto in più (anche informale) con i principali protagonisti dei loro scritti.
Infine, argomento non banale, riguarda la fragilità dei principali strumenti della democrazia partecipativa, ovvero i partiti; su questo specifico tema si dovrebbe aprire un confronto franco e trasparente e non limitato al nostro livello territoriale.
Contenuti così importanti meritano la giusta attenzione ed il doveroso approfondimento che solo un confronto trasparente e corretto potrebbe garantire.
Sono convito che alcune riflessioni/suggestioni che sono emerse in questo scritto, vista la sua professionalità, praticata e riconosciuta per molti anni nel nostro territorio, potrebbero rafforzare il suo blog, quale valido strumento di informazione, stimolo e controllo.
Se e allorquando Lei lo riterrà opportuno, le garantisco sin da subito una piena disponibilità nell’approfondire alcuni di questi temi che, per storia e passione, mi vedono, quantomeno, attento osservatore da parecchio tempo.
Con rinnovata simpatia,
Fabio Bertusi