È tornato a Dio il conte Ferrante Benvenuti (Pippo, per gli amici). Ne sono immensamente dispiaciuto: per me è stato un amico autentico, da cui ho cercato di apprendere il più possibile. Ci siamo conosciuti nel 1997, quando il centro-destra Lo candidò a sindaco di Crema e io gli feci da addetto stampa, oltre che sostenerlo come candidato al Consiglio comunale, nella lista di Forza Italia. Simpatico lo slogan ideato allora: “Benvenuti a Crema”… Vinse, tuttavia, direi inevitabilmente, Claudio Ceravolo: il centrodestra era, infatti, allora composto solo da Forza Italia, Alleanza Nazionale e CDU, mentre la Lega ricandidava il sindaco uscente, Cesare Giovinetti, ragion per cui, essendo diviso il ‘campo moderato’, vinse Ceravolo, poi sindaco per due mandati.
Nell’anno di presidenza del Rotary Club Crema di Ferrante, fui chiamato a entrare a farne parte. Presidente onorario de “L’Araldo”, Ferrante Benvenuti si è molto dedicato all’approfondimento storico, specie di carattere locale, sovente ripercorrendo anche la sua importante storia familiare, collaborando al recupero e alla restituzione alla città di monumenti ammalorati ma molto significativi nel contesto della parabola storica della comunità civile cremasca.
Molte energie ha profuso nel rievocare l’insigne figura del padre, l’onorevole Lodovico Benvenuti, Sottosegretario nei governi De Gasperi, Pella, Fanfani, Scelba, nonché segretario generale del Consiglio d’Europa (lo ricordammo anche in presenza del figlio di Giulio Andreotti, Stefano, al Rotary Club Crema). Colto, dotato di brillante intelligenza e innata simpatia, battuta sempre pronta e spirito goliardico, mi fu affettuosamente vicino quando, nel 2011, mi presentai alle primarie di Forza Italia per la scelta del candidato sindaco di Crema, concedendomi la sua prestigiosa residenza di Ombriano per un evento che denominammo, un poco audacemente, “Agazzi Day”.
Peraltro, già in passato, quando ero coordinatore cittadino di Forza Italia, mi aveva messo a disposizione il giardino e alcuni ambienti di appoggio di Villa Benvenuti per un cena di ripresa dell’attività politica, dopo la pausa estiva, durante la quale ci collegammo telefonicamente con il presidente Silvio Berlusconi che si trovava ancora in Sardegna, a Villa Certosa (eravamo nella prima decade del mese di settembre).
Amatissimo dai soci del Rotary Club Crema, nonché dai ‘gemelli’ francesi del Rotary Club di Salon de Provence, lascia un grande vuoto anche nella famiglia rotariana.
Per quel che mi riguarda, profonda riconoscenza, grande stima, rimpianto autentico… Sentitissime condoglianze ai familiari.
Antonio Agazzi