Domenica mattina in piazza del Comune a Cremasco Casalasco Vidolasco si è svolta la cerimonia per celebrare il 4 novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate, presenti oltre il sindaco Antonio Grassi, il parroco don Giambattista Scura, il maresciallo Nicandro Zona, comandante della stazione dei carabinieri di Camisano, l’exalpino Valentino Cattaneo. I giovani Mattia, Anna e Giorgio. Dopo la celebrazione della messa davanti all’ingresso del Comune, si è formato un corteo che ha raggiunt o il monumento dei caduti. Qui Mattia e Anna hanno deposto una corona d’alloro e don Scura ha impartito la benedizione. Poi ha preso la parola il sindaco che ha puntato l’attenzione sulla pace, quale veicolo per raggiungere l’unità. «Per me – ha detto Grassi – la pace è la possibilità di vivere uniti e di contribuire al bene individuale attraverso il bene comune. È solidarietà e sussidiarietà. È ascolto. In altre parole, è la costante ricerca del bene, non solo nostro, ma di tutti i cittadini, con l’impegno di promuovere questo obiettivo, di raggiungerlo e di difenderlo per mantenerlo. La pace è un fiore bellissimo, che per rimanere tale ha continuamente bisogno di acqua e di cure».
Il sindaco ha citato gli articoli 3 e 11 della Costituzione e l’articolo 28 della Dichiarazione universale dei diritti umani approvata dall’Onu il 10 dicembre 1948. «Non basta raggiungere la pace nel proprio spazio domestico (certo importantissima e guai se non ci fosse). Sarebbe una pace parziale, limitata. Una pace egoistica. Una pace esclusiva. Non proiettata verso l’unità con il mondo con il quale interagiamo, ma ripiegata su se stessa. Una pace arida, non veicolo di scambi e di sviluppo. La pace è dialogo. È aiuto reciproco e crescita collettiva. La pace non si raggiunge senza il coinvolgimento della comunità in cui si vive e pertanto senza un Comune unito». Il sindaco ha concluso: «Per l’Amministrazione comunale l’unità e la pace sono il dialogo con i cittadini e il confronto con loro. E oggi, qui in piazza, nel celebrare la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, l’Amministrazione comunale ribadisce questo impegno e invita i tutti i cittadini a collaborare per un Comune sempre più accogliente, inclusivo e proiettato al futuro. Comune che sia accogliente e capace di rispondere ai bisogni dei cittadini. Soprattutto che sia un Comune dialogante e unito».
La cerimonia si è conclusa con la lettura dei nomi dei caduti del Comune e un minuto di silenzio. Mezz’ora dopo il vicesindaco, Massimiliano Riboni. ha deposto una corona d’alloro al monumento dei caduti di Vidolasco.