Si è tenuta questa mattina, in piazza, la cerimonia per la Festa della Repubblica, durante la quale l’Amministrazione comunale ha consegnato ai neomaggiorenni una copia della Costituzione italiana.
La manifestazione ha seguito uno schema ormai consolidato, adottato da undici anni, che continua a riscuotere unanime apprezzamento: un’impostazione sobria ma carica di significato, in linea con l’importanza dell’appuntamento.
Il sindaco Antonio Grassi ha evidenziato il valore storico del 2 giugno. «Esso rappresenta – ha sottolineato – una svolta epocale nella vita del nostro Paese. Dopo anni di guerra, di sofferenze, di dittatura, di distruzione, il popolo italiano, il 2 giugno 1946, venne chiamato a scegliere. E con il referendum scelse la Repubblica. In quella occasione, per la prima volta, votarono anche le donne».
Il Comune ha deciso di abbinare la cerimonia del 2 giugno alla consegna della Costituzione perché esiste un legame indissolubile tra la Repubblica e la Costituzione stessa.
«Anche voi – ha proseguito il sindaco – vi trovate di fronte a un passaggio importante della vita. A diciott’anni si diventa maggiorenni, adulti a pieno titolo. Si acquisiscono tutti i diritti previsti dalla Costituzione: il diritto di voto, di partecipazione alla vita pubblica, alla libertà di espressione, all’istruzione, al lavoro. Ma, voglio sottolinearlo, insieme ai diritti arrivano anche i doveri: di rispettare gli altri, di contribuire al bene comune, di essere cittadini attivi, informati, responsabili».
Non è mancato un riferimento alla pace e all’articolo 11 della Costituzione. «E tra questi doveri c’è anche quello, oggi più che mai urgente, di difendere la pace. In un tempo in cui la guerra è tornata ad affacciarsi nel cuore dell’Europa e in tante altre parti del mondo, la nostra Costituzione ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli. Non è solo una dichiarazione: è un impegno. Un monito. Un orizzonte verso cui guardare».
Successivamente, l’attore-regista Fausto Lazzari ha letto e interpretato il celebre discorso di Pietro Calamandrei, pronunciato a Milano il 26 gennaio 1955, nel Salone degli Affreschi della Società Umanitaria. Un discorso che entra dentro, lascia un segno, sveglia le coscienze. E non si dimentica.
È seguita la consegna della Costituzione ai diciottenni, insieme alla bandiera italiana e al recentissimo libro Casale Cremasco Vidolasco – La storia attraverso i sindaci. «Perché – ha chiosato il sindaco – non bisogna dimenticare le proprie radici».
Presenti anche gli operatori della Protezione civile comunale, guidati dal responsabile Paolo Gionfriddo, e Valentino Cattaneo, ex alpino.
La cerimonia si è conclusa con un brindisi offerto ai partecipanti dalla giunta e dai consiglieri comunali.
Nella foto centrale i 18enni di Casale Cremasco Vidolasco