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Garattini al Filo ha spiegato ‘Il futuro della nostra salute’

22 Dicembre 2021

Nei giorni scorsi la Società Filodrammatica Cremonese, presidente Giorgio Mantovani, in  collaborazione con A.R.M.R. Fondazione aiuti per la ricerca delle malattie rare ha organizzato la presentazione del libro ‘Il futuro della nostra salute’ con l’intervento dell’autore Silvio Garattini. ‘Anche se il Servizio sanitario nazionale è stato fondamentale per la lotta alla pandemia, guai se non ci fosse stato, la tragedia del covid-19 ha rappresentato una scossa che ha evidenziato molte carenze e ha suggerito a tutti la necessità di un futuro diverso. Per queste ragioni il SSN ha bisogno di una revisione che forma l’argomento di questo libro. Una revisione che rappresenta un sogno, il sogno di tutti i cittadini: ma bisogna sognare per ottenere grandi risultati…’. Silvio Garattini, scienziato e farmacologo di fama mondiale, ha presentato un ampio spettro di proposte concrete per cambiare il nostro SSN e ha spiegato al grande pubblico come dovremmo immaginare il futuro della nostra salute.

Il carico di difficoltà, errori e sofferenze che ha caratterizzato la pandemia di covid-19 ha messo in evidenza che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ha bisogno di profonde modifiche. Sul tema l’autore presenta un ampio spettro di proposte, spiegando al grande pubblico come dovremmo immaginare il futuro della nostra salute. In sintesi:

1. Occorre un completo cambiamento della mentalità. Il servizio della medicina deve occuparsi più della prevenzione che della cura.

2. Il SSN va sottratto alla politica, separandolo dal ministero della Salute, che deve esercitare solo una funzione di controllo. Deve divenire una grande fondazione e poter utilizzare modalità di funzionamento privato senza avere necessità di lucro come la sanità privata.

3. Il nuovo SSN deve essere ancorato al territorio per evitare l’eccesso di ospedalizzazione.

4. Gli ospedali devono diminuire come numero ed essere utilizzati soprattutto per casi acuti. Oc-corre concentrare cardiochirurgie, neurochirurgie, trapianti d’organo, resezioni tumorali in relativa-mente pochi centri ad alta densità di interventi.

5. Il SSN deve essere sostenuto da una consulenza di tipo multidisciplinare, valorizzando gli IRCCS che devono fare da tramite in modo che diagnosi, terapia e riabilitazione siano coerenti con l’evidenza scientifica.

6. Il medico di oggi deve avere più tempo per studiare ed essere informato dalle case farmaceutiche solo attraverso incontri pubblici e trasparenti.

7. Il SSN è una delle attività più complesse che si possano immaginare e perciò ha bisogno di veri esperti e di adeguate risorse per la ricerca.

Silvio Garattini, 93 anni, è medico e libero docente in Chemioterapia e Farmacologia. Fondatore nel 1961 e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, è stato membro di diversi organismi tra cui il Comitato di Biologia e Medicina del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), la Commissione della Presidenza del Consiglio dei ministri per la politica della ricerca in Italia, la Commissione Unica del Farmaco (CUF) del ministero della Salute. Ha ricoperto numerose cariche anche a livello internazionale e ricevuto moltissimi premi e onorificenze. È autore di centinaia di lavori scientifici pubblicati e di numerosi volumi nel campo della farmacologia. Fa parte del gruppo dei ricercatori italiani altamente citati nella letteratura scientifica internazionale. In oltre cinquant’anni di attività, l’Istituto Mario Negri, sotto la sua direzione, ha prodotto oltre 13.000 pubblicazioni scientifiche.

 

 

2 risposte

  1. Caro Direttore,l’ambizioso progetto di riforma delle SSN suggerito dal Prof. Garattini nel suo libro “Il futuro della nostra salute”,da Lei recenstito con chiarezza,si collega perfettamente,con il capitolo sugli ospedali,al dibattito “Ospedalino” –
    Non e’ pensabile progettare un ospedale senza saperne le attuali e future esigenze territoriali,sia sanitarie che logistiche e delle prossime innovazioni tecnologiche ed istituzionali.
    Condivido gli interventi che ho letto su questo blog,in particolare quello del Dr.Cavalli che entra nella questione costruttiva,antisismica ect, con annotazioni da esperto costruttore e progettista.
    Il tentativo di far passare,con una veste seducente,la “nuova” costruzione dell’ospedale seguendo vecchie idee e modelli assai pochi originali di intervento pubblico,non può passare senza adeguate analisi sulla possibilità di conservazione e ristrutturaziione dell’esistente e del futuro assetto delle SSN.
    Personalmente,per mia esperienza e capacità professionali,sono sempre per mantenere,ricucire,rammendare,prima di demolire.

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