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Secondo Umberto Eco (1932-2016), semiologo, filosofo, scrittore e traduttore, “i social hanno dato voce a legioni di imbecilli”. L’insigne viennese Karl  Kraus (1874-1936) nel suo libro “Detti e Contraddetti” aveva, circa un secolo fa, operato la distinzione tra “imbecilli superficiali e imbecilli profondi”. 

I legionari di Eco, spento il computer, vanno in giro e lasciano segni della loro imbecillità un po’ dovunque, soprattutto nel traffico della città. Per esempio, arrivano a piedi o in bicicletta davanti a un semaforo rosso. Non hanno la pazienza di aspettare, ma si accaniscono premendo ripetutamente il pulsante per far accendere il verde e avere via libera. Questi soggetti appartengono alla categoria degli “imbecilli superficiali” perché non hanno capito che la funzione concatenata dei semafori non la si può interrompere bloccando decine di veicoli per far attraversare una persona. Appartengono, invece, secondo Kraus, agli imbecilli profondi coloro che hanno esteso a tutti la possibilità riservata solo ai non vedenti di premere il pulsante che fa accendere il verde confermato da un  segnale sonoro. 

Viaggiando in città, tornano in scena altri legionari di Eco. Sono quelli che, girando a destra per imboccare una via, a pochi metri dalla curva, allargano sulla sinistra, incuranti se in senso contrario arrivi un veicolo. Secondo Kraus, in questo caso, si tratta inequivocabilmente di imbecilli superficiali perché ignorano che solo trainando un rimorchio la manovra sarebbe giustificata, mentre, curvando, le ruote posteriori dell’auto seguono la traiettoria di quelle anteriori. Ma come imbecilli profondi vengono etichettati tutti coloro che hanno suggerito di mettere in atto tale manovra. 

Anche sul piano viabilistico della città c’è lo zampino dei legionari. In via Giordano (due casi), ma anche a Porta Venezia (direzione via Mantova), ai semafori il traffico ci si può disporre su due corsie. Ma ecco l’intervento degli imbecilli profondi di Kraus: oltrepassato il semaforo hanno ridotto a una sola le due corsie. Arriva il verde: passo io? passi tu? La precedenza se la prendono i prepotenti, gli insulti vengono distribuiti a grappolo e il rischio di collisioni è alto. 

Anche sulle strisce zebrate va applicata la distinzione di Kraus. Gli imbecilli superficiali sono quelli che occupano il passaggio pedonale senza guardare se sopraggiunga un veicolo e soprattutto se sia in grado di fermarsi. “Qui ho la precedenza e passo io”. Gli imbecilli profondi sono quelli che, sui passaggi ciclopedonali, si comportano allo stesso modo, ma in bicicletta o in monopattino.  

Tornati a casa e riacceso il computer continuano a essere i legionari di Eco. Ma in quante altre azioni, giorno per giorno, faranno parte integrante della distinzione di Kraus tra imbecilli superficiali e imbecilli profondi?

 

Sperangelo Bandera

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