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E’ stata rinviata a data da stabilire la nomina da parte dei sindaci della provincia di Cremona del nuovo consiglio d’amministrazione dell’Ufficio d’Ambito Ottimale, l’organismo politico preposto al governo delle acque, prevista ieri pomeriggio all’assemblea dei sindaci convocata nel capoluogo.

E’ una maledizione, ma ogni volta che si deve nominare un consiglio  d’amministrazione riguardante un ente o una società  legata  all’acqua pubblica, si arriva allo scontro all’arma bianca.

Ieri è stato il centro destra a contestare i metodi con i quali si è giunti all’appuntamento. Criticato il comportamento del presidente della Provincia Roberto Mariani che, secondo i contestatori, non avrebbe coinvolto nella scelta dei nominativi  i sindaci del territorio. 

Il concetto era già stato espresso nei giorni scorsi da 10 sindaci, che con una lettera, indirizzata al presidente della Conferenza dei Comuni Michel Marchi, chiedevano a Mariani il rinvio di suddetta nomina. Nel testo si dicevano  «preoccupati che questa mancanza di interlocuzione, istituzionale, territoriale e politica del Presidente della Provincia possa prefigurare la continuità di una anomala modalità di approccio unilaterale alle tematiche sovraccomunali provinciali sperimentata negli ultimi anni e il ripetersi di forzature istituzionali e politiche che speravamo potessero essere definitivamente archiviate con il cambio di Amministrazione provinciale».

Discussione accesa, poi il rinvio che, come era già successo in passato,  è stato  ottenuto con la sospensione della seduta  da riprendere in  data, appunto, da stabilire.

Mariani però non ha rinunciato a fare i nomi dei cinque nominativi che avrebbero, secondo lui, essere votati:  Cinzia Fontana, Stefano Belli Franzini, Simona Pasquali, Giovanni Giuseppe Leoni,  Luca   Ferrarini.  Entrati in conclave papi, sono usciti cardinali. In attesa del secondo tempo della partita. 

I sindaci: ”Non si elegga il nuovo cda dell’Ato”

 

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