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Una giornata dedicata alla assistenza  di prossimità e alla nuova rete dei servizi territoriali quella svoltasi oggi sul territorio cremasco alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana che ha preso parte a entrambe le tappe istituzionali. Dopo l’inaugurazione della Casa di Comunità di Crema, le autorità e gli operatori si sono spostati nel Comune di Casale Cremasco Vidolasco per la presentazione del nuovo Centro Polifunzionale.

La Casa di Comunità di Crema: un nuovo modello integrato di servizi vicini ai cittadini

Il pomeriggio si è aperto con l’intervento del direttore generale dell’ASST di Crema, AlessandroCominelli, che ha introdotto gli altri relatori. Dopo il Sindaco di Crema Fabio Bergamaschi, il presidente dell’Area Omogenea Cremasca Gianni Rossoni e il direttore generale di ATS Val Padana Stefano Manfredi è intervenuta Carolina Maffezzoni, direttore socio-sanitario di ASST Crema, con i rappresentanti dell’AFT dei medici di Medicina Generale e dei pediatri di Libera scelta, Francesco Scanzi e Domenico Morosini. Infine, l’atteso discorso del presidente Fontana e la benedizione del vescovo di Crema Daniele Gianotti.

La nuova struttura, progettata secondo le linee del DM 77/2022 che sancisce la riforma del territorio secondo il PNRR, rappresenta la porta d’ingresso unificata ai servizi sanitari e sociali del territorio. Un luogo riconoscibile e accessibile, pensato per favorire la presa in carico integrata grazie alla collaborazione tra medici di medicina generale, pediatri, specialisti, infermieri di famiglia, assistenti sociali e gli attori della rete sociosanitaria locale.

In un territorio in cui oltre un terzo dei cittadini convive con patologie croniche, la Casa di Comunità diventa un punto di riferimento della prevenzione, dei programmi di screening, della continuità assistenziale e della costruzione di percorsi personalizzati.

Il Punto Unico di Accesso (PUA) e la Valutazione Multidimensionale consentono di leggere i bisogni della persona nella loro interezza, integrando dimensione sanitaria e sociale.

L’offerta comprende servizi amministrativi, ambulatori specialistici, cure domiciliari, psicologia territoriale, salute mentale, medicina legale e attività degli infermieri di famiglia, costruendo una rete che supera i confini fisici della struttura per garantire equità, vicinanza e prossimità.

Il nuovo Centro Polifunzionale di Casale Cremasco Vidolasco al servizio della comunità

Dopo l’inaugurazione della CdC di Crema, le autorità si sono trasferite a Casale Cremasco Vidolasco, dove il Sindaco Antonio Grassi con il Direttore Generale di ASST Crema Alessandro Cominelli e il Presidente dell’Area Omogenea Gianni Rossoni, hanno illustrato a Fontana il nuovo Centro Polifunzionale.

La struttura moderna, antisismica ed energeticamente efficiente è stata realizzata nell’area degli ex spogliatoi del campo sportivo, grazie a un importante intervento di riqualificazione. Dispone di impianto fotovoltaico, climatizzazione in pompa di calore, sistemi avanzati di ventilazione, illuminazione a LED e barriere anti-radon.

Gli spazi comprendono sala d’attesa, tre ambulatori medici, servizi per l’utenza e il personale, locali tecnici e un accesso carrabile idoneo anche ai mezzi di soccorso. L’edificio è stato completato tra il marzo 2023 e il maggio 2025, con progetto dell’architetto Bruno Ferrari e realizzazione dell’Impresa Patrini. Accanto alla struttura ambulatoriale è stata presentata la sala multifunzionale, destinata a: attività dei Medici di Medicina Generale, prelievi ed esami di routine, vaccinazioni pediatriche, incontri informativi alla popolazione, corsi di aggiornamento per operatori.

Le dichiarazioni

Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia

«Oggi celebriamo due strutture importanti, che rappresentano concretamente ciò che si intende per sanità vicina al territorio. I profondi cambiamenti demografici e sociali della Lombardia ci inducono a rispondere con nuovi servizi, capaci di rispondere alle nuove esigenze di cura, diverse rispetto al passato: sono aumentate le persone con patologie croniche e si è allungata l’aspettativa di vita. Un tempo il cuore dell’assistenza era l’ospedale. Oggi le condizioni sono cambiate, e il modello sanitario deve cambiare con esse. Vogliamo e dobbiamo riportare al centro del sistema il territorio, la prossimità, la continuità delle cure. La Casa di Comunità deve diventare il primo punto di riferimento per ogni cittadino, un luogo dove medici di medicina generale, infermieri di famiglia, specialisti e operatori sociali lavorano insieme per la presa in carico completa della persona. Tutte le figure professionali collaborano, non più in modo frammentato, ma come un’unica squadra al servizio dei bisogni reali dei lombardi».

Alessandro Cominelli, direttore generale ASST Crema:

«Siamo orgogliosi di avere qui con noi il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ad inaugurare La Casa di Comunità di Crema che rappresenta una tappa, molto importante, di un
percorso che rispetta gli obiettivi strategici del PNRR. Dal 2023 è stato attivato l’ospedale di Comunità di Soncino, nel 2024 la Centrale Operativa territoriale (COT) e oggi la Casa di Comunità di Crema. Il mese prossimo sarà inaugurato l’ospedale di Comunità di Rivolta d’Adda e a seguire la Casa di Comunità di Rivolta. Oggi aggiungiamo un tassello nell’ investimento sulla salute dei cittadini e sulla capacità del territorio di prendersi cura in modo coordinato. La Casa di Comunità, così come il centro polifunzionale di Casale, saranno luoghi dove i professionisti lavoreranno insieme e dove il cittadino troverà risposte più semplici, più chiare e più vicine».

Carolina Maffezzoni, direttore socio sanitario ASST Crema:

«La Casa di Comunità è il presidio territoriale di prossimità al quale i cremaschi potranno accedere, per richiedere assistenza sanitaria o sociosanitaria. Vuole garantire un un’unitarietà dell’accesso e un’integrazione all’assistenza, la valutazione del bisogno della persona e l’accompagnamento nell’individuazione della risposta più appropriata. La Casa di Comunità è il luogo in cui la cura diventa incontro, ascolto e responsabilità condivisa. È una porta sempre aperta, vicina alle persone e ai loro bisogni quotidiani, dove professionisti e cittadini camminano insieme per costruire salute, benessere e legami».

Fabio Bergamaschi, sindaco di Crema

«I presidi di prossimità che nascono con l’obiettivo di rafforzare la sanità pubblica e avvicinare i servizi essenziali alle persone sono uno strumento importante per rispondere alle esigenze dei cittadini. Bene inaugurare le Case di Comunità, poi i contenitori vanno riempiti di contenuti, meglio ancora di nuovi contenuti, e sarà cura della politica locale seguire con attenzione questo sviluppo. Il dialogo con Asst e Regione è positivo ed ha portato ottimi frutti nello scambio tra Stalloni e Tribunale. Anche quest’ultima struttura dovrà trovare una vocazione sociosanitaria, così come l’area degli Stalloni potrà essere sviluppata anche in relazione con la vicina Casa di Comunità ed i Servizi Sociali, la cui sede è proprio nel mezzo. In un riordino generale dell’area, proseguire il confronto con Asst e Regione è la naturale evoluzione della giornata odierna. Alcuni spazi vuoti o sottoutilizzati meritano di tornare a vivere, diventando contenitori ricchi di contenuti, luoghi capaci di generare servizi, relazioni, opportunità».

Gianni Rossoni, presidente Area Omogenea Cremasca

«Il territorio ha interpretato nel modo migliore la legge che ha previsto l’istituzione delle Case di Comunità. Lo ha fatto con l’obiettivo di accogliere le persone più fragili, aprendo loro nuovi percorsi di cura e di sostegno. Nella Casa di Comunità lavorano insieme ambito sociale, assistenti sociali, professionisti sanitari e operatori del territorio. È la prova concreta che c’è una rete viva capace di raggiungere chi ha bisogno. Siamo territori che hanno a cuore il proprio ospedale, ma anche e sempre di più la sanità di prossimità, quella che sta vicino alle famiglie, agli anziani, ai cronici, a chi ogni giorno chiede ascolto e presenza. Questo è il modello lombardo che vogliamo rafforzare».

Antonio Grassi, sindaco di Casale Cremasco Vidolasco

«Sono orgoglioso di inaugurare oggi il nostro Centro polifunzionale, nato con la volontà di realizzare una struttura in grado di superare la mera funzione di ambulatorio medico ampliando l’utilizzo anche ad attività di informazione e prevenzione rivolte ai cittadini e agli operatori sanitari. La collaborazione con ASST Crema e ATS Val Padana è stata fondamentale. Per noi è un onore che il presidente Fontana abbia accettato il nostro invito perché ancora più valora al nostro centro, frutto di un lavoro di squadra che dimostra come la sinergia tra istituzioni unitamente al contribuito di privati possa produrre risultati concreti e di valore per la collettività rafforzando la sanità pubblica e migliorando concretamente la qualità della vita dei nostri cittadini».

 

Nella foto centrale l’inaugurazione del Centro polifunzionale di Casale Cremasco

 

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