Per la prima volta il Governance Poll incorona un sindaco di Fratelli d’Italia. Marco Fioravanti, al secondo mandato alla guida di Ascoli Piceno, apre infatti l’edizione 2025 della rilevazione annuale svolta da Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore per rilevare il gradimento dei sindaci. Lo sprint di Fioravanti manda al secondo posto Michele Guerra, sindaco di Parma e vincitore lo scorso anno, mentre a chiudere il podio interviene un ex aequo fra una novità e una conferma.
Bisogna scendere invece fino all’88° posto su 97 testati per trovare Leonardo Andrea Virgilio, sindaco di Cremona. Dietro di lui figurano Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria, Roberto Gualtieri (Roma), Gianni Nuti (Aosta), Damiano Tommasi (Verona), Giuseppe Marchionna (Brindisi), Francesco Italia (Siracusa), Laura Nargi (Avellino), Giacomo Tranchida (Trapani), Roberto Lagalla (Palermo).
Da notare che Gianluca Galimberti, sindaco di Cremona predecessore di Virgilio, notoriamente divisivo all’interno dello stesso schieramento di centrosinistra, nella medesima classifica del Sole 24 Ore del 2023 si era piazzato al 46° posto. Il risultato più che deludente di Virgilio, alla guida della città da un anno, è motivato da una serie di errori compiuti dalla sua giunta, ma soprattutto dal gradimento personale inficiato dalla presenza ingombrante del suo mentore, Luciano Pizzetti. L’ex parlamentare e attuale presidente del Consiglio comunale è stato determinante nell’elezione di Virgilio, avvenuta, ricordiamolo, per poco più di 200 voti al ballottaggio. Ma il piglio decisionista, più autoritario che autorevole, dell’ex deputato-senatore nonché consigliere regionale del Pd e la sua oggettiva perdita di smalto non giovano al primo cittadino che sconta errori quali la destinazione dei fondi del risarcimento Tamoil, che saranno spesi solo in parte per il ripristino ambientale, gli interventi a gamba tesa di Pizzetti nella partita delle nomine dei consigli d’amministrazione delle società a partecipazione pubblica e la scarsa capacità d’ascolto dei cittadini che trova rappresentazione clamorosamente plastica nella questione più importante oggi aperta a Cremona: il controverso progetto del nuovo ospedale. Insomma, Virgilio sta pagando un caro prezzo per deficit caratteriali non suoi ed errori facilmente evitabili. Pesa anche la continuità tra l’Amministrazione Galimberti e l’attuale che ancora non ha tagliato il cordone ombelicale al quale la lega. Urge un cambio di passo per risalire una china scivolosa che una parte dell’opposizione particolarmente attiva, quella che fa capo ad Alessandro Portesani e a Forza Italia, unge quotidianamente.