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La risposta data il 18/06/2025 dall’Assessore Paolo Carletti sul tema della manutenzione degli alloggi popolari  merita ulteriori approfondimenti che mi hanno portato a presentare un’interrogazione a risposta orale già iscritta all’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale di lunedì 14 luglio. Il fatto che gli alloggi sfitti in quanto inagibili siano passati da 178 a 405 in dieci anni di amministrazione di centro sinistra fa pensare ad una mancanza di pianificazione e di investimenti adeguati rispetto al fabbisogno per garantire almeno l’ordinaria e la straordinaria amministrazione.
Secondo i dati forniti dall’Assessore servirebbero 413.000,00 euro per la manutenzione ordinaria di 35 alloggi (11.800,00 euro per unità abitativa), 1.560.000,00 euro per interventi di manutenzione straordinaria su 78 alloggi (20.000,00 euro per unità abitativa) e 11.280.000,00 euro per interventi di ristrutturazione su 188 alloggi (circa 60.000,00 euro per unità abitativa).
Pertanto se si fossero stanziati in ciascun bilancio degli ultimi 10 anni  40.000,00 euro per manutenzione ordinarie e 156.000,00 euro  per manutenzioni straordinarie ad oggi avremmo 113  alloggi in più assegnati a utenti fragili. Se dal 2014 fosse stato destinato un milione di euro all’anno per la ristrutturazione di alloggi popolari si sarebbero potuti recuperare ad oggi circa 180 alloggi. Gli immobili man mano recuperati avrebbero inoltre generato un introito legato al canone di locazione da investire in manutenzioni.
Al  momento invece, ha precisato l’Assessore, non è previsto o finanziato alcun  intervento di qualificazione in attesa di variazioni di bilancio e della restituzione di uno studio commissionato dall’Amministrazione comunale sulle prospettive dell’abitare a Cremona, percorso mai condiviso nella competente commissione.
Nessuna integrazione di risorse è stanziata nelle variazioni di bilancio che saranno oggetto del prossimo Consiglio.
Paradossalmente però, a fronte di un fabbisogno di 13.253.000,00 euro per recuperare 325 appartamenti, si stanno per investire 9.894.367,00 euro nell’ambito del Progetto Giovani in Centro per realizzare nell’edificio dell’ex Ospedale che si affaccia su via Radaelli 27 alloggi nuovi di housing sociale di varie dimensioni destinati prioritariamente a giovani famiglie e giovani. 
Ma a fronte di 325 alloggi vuoti  in quanto inagibili e per i quali al momento non sono previste risorse com’è possibile pensare di realizzare, seppur  con fondi regionali, altri 27 alloggi nuovi che nel tempo sarà necessario comunque manutenere?
Ricordo inoltre che nel rispondere a una mia interrogazione nell’aprile 2024 Andrea Virgilio aveva precisato che negli ultimi anni il target di coloro che hanno un bisogno abitativo è legato soprattutto a persone sole,  di mezza età, che a seguito della perdita o della precarietà lavorativa, si trovano in difficoltà ad affrontare i costi di una locazione nel mercato privato e anche a molte donne sole con minori.
In che modo il Comune si sta facendo carico di rispondere a queste fragilità?
Credo che, a prescindere dalle risposte che saranno date,  sia necessario un confronto tra maggioranza e opposizione soprattutto perché se il passato non si può cambiare almeno si cerchi di costruire un percorso trasparente e condiviso per il futuro nell’interesse di tutti quei soggetti fragili a cui oggi non è possibile garantire un alloggio.
Maria Vittoria Ceraso
Lista Civica Oggi per Domani

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