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Mercoledì 16 ottobre alle 18 nella sala del Filo, in piazza Filodrammatici a Cremona, Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Negri, presenterà il suo libro  “Le sanguisughe di Giulietta. E altre storie incredibili sul progresso e le contraddizioni della medicina” (Solferino, 2024). L’autore sarà affiancato da Pietro Cavalli, medico, già primario genetista all’ospedale maggiore di Cremona e attualmente in servizio all’Humanitas di Milano. Condurrà l’incontro il giornalista Vittoriano Zanolli.

Quest’ultimo libro di Remuzzi è nato sulla scia delle sue ultime pubblicazioni, “Le monetine di Roosevelt”  racconta infatti, tra la complessità della materia e la leggerezza degli aneddoti, una materia, la medicina, rendendola piacevole e alla portata di tutti. Questo è il segreto del successo di libri rigorosamente scientifici,  ma dal taglio divulgativo, scritti da un medico che conosce profondamente il mondo della sanità. Le pagine scorrono veloci, tra storie di vita vissuta, scoperte straordinarie e vicende incredibili, alternate a severi moniti alla politica e inviti ad avere una maggiore cura nei confronti di uno dei beni più preziosi del nostro Paese, lo stesso che abbiamo “copiato” dall’Inghilterra, ovvero il Sistema Sanitario Nazionale.

C’è spazio per la memoria, dunque, ma anche per l’innovazione e per la riflessione. Remuzzi non le manda a dire ai Governi, tutti indistintamente, che poco o nulla hanno fatto e stanno facendo per tutelare la sanità pubblica. Sono critiche motivate dalla volontà di preservare un bene fondamentale, sancito dalla Costituzione: il diritto alla salute. L’autore fotografa la grave situazione attuale per invitare, nel tempo che ancora resta, a ripensare a un sistema che metta al centro il paziente. E’ un’urgenza che gli appartiene da sempre. D’altro canto è nelle sue responsabilità farlo. Appartiene alla sua sua missione. Lo aiuta in questo compito la naturale capacità di raccontare e divulgare. Così, in una dialettica dinamica e avvincente, i capitoli scorrono, concatenati l’uno all’altro, stimolando la curiosità del lettore davanti al quale si schiude una realtà sconosciuta ai più.

Che cosa ci insegna la storia di Giulietta, la figlia di Manzoni curata con le sanguisughe? E quella del “macellaio” che operò la regina Vittoria per un ascesso all’ascella? È ancora valido il paradosso di Veronesi? E perché Steve Jobs ha aspettato a operarsi dopo aver scoperto per caso di avere un tumore? Sono solo alcune delle storie ordinarie e straordinarie raccontate in questo libro per spiegare la complessità del progresso in medicina, i giganteschi passi avanti nella scienza ma anche i drammatici passi indietro nella vita reale di medici, infermieri, esami e farmaci. È la contraddizione del mondo in cui viviamo dove si fanno trapianti impensabili fino a poco tempo fa, ma è sempre meglio non ammalarsi a Natale o di lunedì. Dove lo studio del DNA schiude infinite possibilità, ma non si fanno dormire a sufficienza i pazienti. Dove il tempo medio dedicato da un dottore al suo ammalato è di soli otto minuti e la vita umana vale meno di quella di un’automobile.

Il realismo della conoscenza che il direttore dell’Istituto Mario Negri infonde a piene mani in queste pagine, insieme all’erudizione e ad aggiornamenti affascinanti sulle ricerche più recenti, è la cura migliore per guarire dalle illusioni e aprire gli occhi sul passato e il presente della nostra salute, del sistema sanitario, dei robot che ci curano, dei capisala stressati, delle cure palliative, delle trasfusioni e di molto altro che riguarda tutti noi molto da vicino.

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GIUSEPPE REMUZZI

Laureatosi in medicina e chirurgia all’Università di Pavia nel 1974, Giuseppe Remuzzi si è specializzato in Ematologia e in Nefrologia. Nel 1975 ha iniziato a lavorare nel reparto di nefrologia degli Ospedali Riuniti di Bergamo per diventarne poi primario nel 1999.

Ha iniziato a collaborare con l’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano negli anni 80. Vi ha coordinato tutte le attività di ricerca relative alle malattie renali e dal 1º luglio 2018 ne è direttore, succedendo al fondatore Silvio Garattini.

Nel 2018 è stato nominato presidente della Società internazionale di Nefrologia.

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IL LIBRO

”Le sanguisughe di Giulietta. E altre storie sul progresso (e le contraddizioni) della medicina”

di Giuseppe Remuzzi

Solferino Editore

pagine 245

prezzo 20 euro

 

 

 

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