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Il 19 novembre si è spento alla Casa di cura Ancelle della Carità di Cremona Luciano Bolzoni. Aveva 83 anni. Tempo fa era stato operato di tumore alla prostata. Dal padre aveva ereditato l’azienda meccanica Bolzoni Sistemi di Cremona che aveva potenziato grazie alla sua lungimiranza e alla conclamata capacità imprenditoriale. Figura di spicco di Confapi, Confederazione nazionale delle piccole imprese industriali, ne era diventato presidente, dopo avere guidato per anni Api Cremona, affiancato dal direttore Francesco Grandi. In una fase estremamente critica dell’Ocrim, in seguito alla liquidazione della finanziaria Sasea alla quale la storica ditta cremonese produttrice di impianti molitori era stata ceduta alla fina degli anni ottanta, Bolzoni si era messo al servizio di una cordata di imprenditori locali con lo scopo di rilevare la ditta fondata nel secondo dopoguerra da Guido Grassi. Di quell’eterogeneo gruppo di imprenditori facevano parte Ghizzoni, Ruggeri, Faverzani, Decordi, Pettenati che affidarono la presidenza a Bolzoni che si impegnò anima e corpo per rilanciare l’azienda. Ma l’impresa si rivelò superiore alle loro forze. La cordata via via si sciolse col conseguente passaggio di proprietà dell’Ocrim. Con la stessa passione Luciano Bolzoni mise la sua competenza professionale al servizio della società canottieri Bissolati, assumendone la presidenza. Lasciato questo incarico, si ritirò a vita privata, coltivando i rapporti famigliari e le amicizie, tra le quali spicca quella con il costruttore Giorgio Mantovani, che ci ha inviato il seguente ricordo.

 

”Martedì scorso è mancato Luciano Bolzoni, amico fraterno. Imprenditore, socio dell’Associazione delle Piccole Industrie di Cremona,  assumendone poi la presidenza provinciale e in seguito nazionale; presidente dell’Ocrim, consigliere  di amministrazione di A2a, socio e poi presidente della Società Canottieri Bissolati. Sono incarichi di prestigio che riteneva secondari al confronto con la sua laurea in Filosofia, che rimpiangeva di non aver potuto mai professare. Da una vita era socio e vice presidente del Filo. La sua assidua presenza al Circolo, nel  tempo libero, significava che per Luciano il Filo era più di una seconda casa. Le sue capacità progettuali  e ideative sono state sempre importanti nella concretizzazione delle iniziative del sodalizio tra cui nel 2007  “Cremona in Poesia”, nel 2010 il ricordo di Ugo Tognazzi nella ricorrenza del ventennale dalla sua morte, e moltissimi altri  importanti contributi.

Il suo sorriso sardonico, i suoi scatti di indignazione morale quando  discutavamo degli attuali problemi politici e sociali, la sua calda e spontanea amicizia, vivranno  sempre con noi. Ricorderemo la sua bella intelligenza, la sua raffinata cultura, ma sopratutto lo  straordinatio garbo, il signorile riserbo e la sua generosità che solo le persone profondamente buone  e oneste possono avere, 

La sua scomparsa lascia in tutti noi del “Filo” un grande vuoto. 

Il nostro pensiero più affettuoso va alla moglie Lidia, alle figlie Eliana e Roberta, a tutti i familiari perché possano trovare conforto nel calore e nella stima delle persone che hanno condiviso con lui passioni e pensieri. 

Sei nei nostri cuori e non ci lascerai mai. 

 Giorgio Mantovani

presidente Società Filodrammatica Cremonese

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