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Nel 2024 la Lombardia è stata la seconda regione italiana, dopo l’Emilia-Romagna, per suolo consumato nell’anno: ben 834,1 ettari di suolo perso. Si tratta, purtroppo, di un dato coerente con la crescita registrata in tutta Italia e che si allinea adun trend in peggioramento che certo non ci avvicina all’obiettivo ‘Consumo di Suolo Zero’ richiesto dalla strategia europea sul suolo.

REGIONI

Suolo consumato e variazione in ettari sul 2023
Emilia-Romagna 201753,8 – 1012,9
Lombardia 291197,8 – 834,1
Puglia 158627,7 – 818,1
Sicilia 168430,7 – 799,0
Lazio 141340,0 – 784,6
Veneto 216871,0 – 729,7
Sardegna 81786,2 – 676,5
Piemonte 171135,7 – 556,9
Campania 144054,7 – 495,3
Abruzzo 54401,9 – 321,3
Toscana 142060,5 – 235,0
Calabria 76944,4 – 231,4
Friuli-Venezia Giulia 63603,2 – 182,0
Marche 65141,1 – 176,3
Umbria 44538,5 – 142,9
Trentino-Alto Adige 39345,9 – 138,0
Basilicata 32101,0 – 113,2
Molise 17515,2 – 48,9
Liguria 39524,3 – 27,8
Valle d’Aosta 7051,4 – 10,7

Italia 2157424,8 – 8334,4

Le province lombarde su cui si addensa il consumo di suolo sono sempre quelle della direttrice ‘logistica’: Brescia – Bergamo – Milano. Queste ultime, da sole, sommano il 52% del suolo consumato in regione nel 2024. Rilevante anche la quota di consumo di suolo che riguarda le due province interessate dai principali assi Nord-Sud di trasporto merci stradale: Mantova (Autobrennero) e Pavia (Milano-Genova). Molto meglio a Lodi, Lecco e Como, mentre Sondrio
paga il suo pegno ai cantieri delle opere connesse alle Olimpiadi Milano Cortina 2026.

PROVINCE

Suolo consumato e variazione in ettari sul 2023
Milano 50344,96 – 161,14
Brescia 50293,17 – 160,74
Bergamo 33055,1 – 123,69
Mantova 24923,93 – 87,19
Pavia 28476,66 – 78,04
Varese 25248,54 – 57,78
Monza e Brianza 16571,73 – 46,95
Cremona 18637,11 – 43,74
Sondrio 8549,26 – 40,76
Lodi 9678,48 – 17,3
Como 15709,88 – 12,29
Lecco 9708,95 – 4,48
totale 291197,8 – 834,1

I tre Comuni che hanno consumato più suolo nel 2024 sono Lonato del Garda (Brescia), Bergamo e Noviglio (Milano), piccolo Comune agricolo del Sud Milano in cui è in costruzione un grande data center. Seguono le città di Milano e Mantova, con Livigno (Sondrio), località interessata dai cantieri per i giochi olimpici invernali. Il fenomeno del consumo di suolo conferma la sua tendenza a polarizzarsi: in soli venti Comuni (che rappresentano l’1,3% dei Comuni lombardi) si concentra il 28% di tutto il consumo di suolo regionale.

La posizione di Milano, fatte le dovute proporzioni, è all’ottavo posto nel confronto con gli altri capoluoghi di regione. Prima di lei, quanto a consumo di suolo, ci sono Venezia (65,2 Ha), Roma (56,7 Ha), Bologna (29,2 Ha), Bari (21,1 Ha), Trento (19,7 Ha), Palermo (13,9 Ha), Napoli (13,6 Ha)

COMUNI

Suolo consumato e variazione in ettari sul 2023
Lonato del Garda 1143,62 – 16,9
Noviglio 148,7 – 16,35
Bergamo 1824,01 – 15,91
Milano 10667,5 – 13,11
Livigno 316,44 – 12,77
Mantova 1622,71 – 12,13
Montichiari 1782,27 – 11,44
Carnate 145,53 – 10,99
Bressana Bottarone 225,19 – 10,66
San Vittore Olona 175,52 – 10,56
Calcinate 348,88 – 10,54
Bollate 514,03 – 9,52
Filago 190,38 – 9,27
Orio al Serio 212,86 – 9,21
Desenzano del Garda 1099,97 – 9,21
Pessina Cremonese 143,47 – 9
Abbiategrasso 710,4 – 8,84
San Giorgio Bigarello 598,67 – 8,75
Casorate Sempione 190,47 – 8,48
Osio Sotto 288,83 – 8,47

“La morsa del consumo di suolo ai danni del territorio lombardo non mostra segni di allentamento – spiega Damiano Di Simine – responsabile scientifico di Legambiente Lombardia. “Certo è che la legge regionale che avrebbe dovuto fermarlo, a undici anni dalla sua approvazione, continua a fornire risultati deludenti, mentre l’insediamento di logistiche e data center non riesce a tradursi in opportunità per rivitalizzare le aree dismesse, preferendo piuttosto e fin troppo spesso la via più semplice, ovvero cementificare le aree agricole. È necessario un salto di qualità nel governo del
territorio, che attivi le filiere del recupero e della bonifica dei sedimi industriali abbandonati.”

Nella foto centrale un polo logistico

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