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Due reparti organizzati per patologie d’organo e percorsi integrati con l’Oglio Po.

Gli specialisti lavorano insieme per garantire la stessa qualità delle cure su tutto il territorio.

A Cremona c’è un’area terapia dedicata alle donne.

Per l’oncologia dell’Asst di Cremona ci sono importanti novità. La riorganizzazione programmata dalla direzione strategica guidata da Ezio Belleri è realtà. Qualche mese fa i concorsi per coprire i primariati vacanti, oggi la costituzione di due strutture complesse: quella di Oncologia diretta da Francesco Spina e quella di Oncologia Multispecialistica diretta da Daniele Generali.

La riorganizzazione punta sulla specializzazione dei professionisti e prevede la suddivisione di competenze per le diverse parti del corpo (distretti corporei):

  • la struttura di Oncologia si occupa dei tumori del distretto toracico (polmoni), gastroenterico e genitourinario; delle patologie oncologiche cutanee, incluso il melanoma, e dei tumori rari, come ad esempio i sarcomi.
  • la struttura di Oncologia Multispecialistica offre ai pazienti percorsi diagnostico terapeutici specifici per la patologia mammaria e ginecologica, i tumori del sistema nervoso centrale e testa-collo che rientrano fra le attività del dipartimento di neuroscienze.

I due reparti si trovano al quarto piano dell’ospedale di Cremona dove sono stati ridistribuiti gli spazi per definire specifici percorsi di cura che comprendono l’attività ambulatoriale, le visite, la diagnostica e la somministrazione di terapie in day hospital e il supporto psicologico. In questa stessa area si trova uno sportello CUP dedicato ai pazienti oncologici (ematologia compresa) che facilità l’accesso ai servizi e la prenotazione delle prestazioni.

 La degenza di oncologia si trova al secondo piano dell’ospedale di Cremona e conta 19 posti letto per Oncologia e 4 posti letto per Oncologia Multispecialistica che verranno utilizzati in modo flessibile in base alle necessità dei pazienti.

Se è vero che ogni équipe si occupa di patologie d’organo differenti, l’approccio diagnostico e terapeutico è unico e fondato sulla multidisciplinarità: la condivisione di ogni caso clinico viene fatta in un team multiprofessionale che comprende radiologia, laboratori, anatomia patologica, chirurgia, chirurgia senologica, radioterapia, ginecologia, neurochirurgia, otorinolaringoiatria, psicologia, farmacia e qualsiasi specialità possa essere funzionale ad affrontare clinicamente il caso. Questo metodo di lavoro riguarda in modo trasversale Cremona e Oglio Po e favorisce la partecipazione in teleconsulto dei medici di medicina generale e, al bisogno, di specialisti di altre strutture.

IL DG BELLERI, «UN DOVERE MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLE CURE»

Come spiega Belleri «ci aspettiamo molto da questo piano di riorganizzazione che, nella sostanza, ridefinisce i percorsi per patologia d’organo e rafforza l’integrazione con l’Oglio Po che resta punto di riferimento fondamentale, in particolare per la senologia e il day hospital. A fronte di un aumento dell’incidenza delle patologie oncologiche – determinato anche dall’invecchiamento della popolazione -, secondo i dati 2025 del «Registro europeo delle disuguaglianze di fronte al cancro», il tasso di mortalità in Italia è diminuito del 15% nell’ultimo decennio. Questo conferma che dobbiamo continuare a investire su prevenzione, diagnosi precoci e terapie innovative perché migliorano la qualità e il tempo di vita dei pazienti».

«Ringrazio tutti i collaboratori che hanno reso possibile la messa in atto della riorganizzazione, in particolare il direttore sanitario Francesco Reitano che ha realizzato il progetto con il supporto della Direzione medica e della Direzione assistenziale delle professioni sanitarie e socio sanitarie – precisa Belleri -. Grazie agli operatori sanitari che stanno partecipando al cambio di organizzazione con convinzione e professionalità, sia per quanto riguarda gli aspetti clinici sia per l’assistenza infermieristica».

SPINA, LAVORO IN RETE CON GLI SPECIALISTI E TERAPIE «RIVOLUZIONARIE»

«Attualmente i pazienti in trattamento oncologico sono circa 4.000, ogni anno vengono prese in carico circa 700 persone, di cui la metà inizia un percorso di cure attive – spiega Spina -. Quasi tutti i pazienti fanno i trattamenti in giornata nel day hospital e dopo la terapia tornano a casa. Negli ultimi anni, infatti, l’oncologia ha subito una sorta di rivoluzione. Le cure un tempo considerate sperimentali oggi sono a disposizione di tutti. Mi riferisco alle terapie-target che agiscono in modo specifico sulle molecole bersaglio presenti nelle cellule tumorali e alle immunoterapie che non danno le complicanze delle chemioterapie. In genere sono cicli di breve durata e possono essere somministrate per infusione o per via orale a domicilio – aggiunge Spina -. Il nostro punto di forza è che ci muoviamo in rete in un sistema ben strutturato che ci consente di lavorare al meglio e rispondere alle differenti esigenze di salute dei pazienti».

GENERALI, DUE AREE PER LE TERAPIE, UNA È DEDICATA ALLE DONNE

A Cremona, ogni anno i nuovi casi di patologia mammaria (primaria e metastatica) sono circa 260; i primi casi di patologie ginecologica 30 e testa-collo 75. A questi si aggiungono i 3.000 pazienti seguiti in follow up. «La nuova organizzazione differenzia i percorsi terapeutici e permette una gestione ottimale dei pazienti che, nella maggior parte dei casi, vengono trattati in day hospital – aggiunge Generali -. Le terapie vengono somministrate in due aree specifiche: una dedicata alle patologie femminili e una alle patologie cerebrali e ai tumori testa-collo. Questa riorganizzazione offre una grande opportunità, che è anche una sfida: integrare sempre di più e sempre meglio l’oncologia col territorio».

CREMONA E OGLIO PO: STESSI SPECIALISTI, STESSE CURE, PIÙ QUALITÀ

L’ospedale Oglio Po è parte attiva della riorganizzazione«I nostri oncologi sono presenti a Casalmaggiore tre giorni alla settimana per svolgere esattamente gli stessi trattamenti di Cremona nel Day hospital, riferimento per 1200 pazienti. Inoltre, collaboriamo con il dottor Simone Bonardi (oncologo) in capo alla medicina interna diretta da Federico Pasin» aggiunge Spina.

Anche l’oncologia multidisciplinare gestirà pazienti che di entrambi i presidi ospedalieri in un percorso di cura che offre uguali condizioni e possibilità, basato sullo stesso livello di innovazione terapeutica, diagnostica e chirurgica. «Per la patologia mammaria stiamo iniziando a lavorare in team attivando settimanalmente il briefing chirurgico senologico in collegamento webcam con l’équipe di Cremona composta da Sergio AgugginiCarlo Azzini e Ignazio Ciliberto e dal responsabile della senologia di Casalmaggiore Robert Sabag» aggiunge Generali.

 COSA CAMBIA: «STAFFETTA» DI COMPETENZE, IN LINEA CON GLI STANDARD NAZIONALI

Gli interventi chirurgici su casi di prima diagnosi per patologia mammaria maligna verranno eseguiti nel blocco operatorio di Cremona (due sedute al mese). Gli interventi di chirurgia senologica ricostruttiva, onco-plastica, lipofilling, interventi per recidive e patologia benigna verranno eseguiti a Oglio Po.

Questa è una delle novità organizzative di rilievo, uno scambio alla pari fra i due presidi e un’unica équipe per continuare ad essere un «Centro di senologia di alta qualità» e migliorare l’expertise dei chirurghi secondo quanto stabilito da Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). D’ora in poi, infatti, ogni chirurgo senologo dovrà eseguire almeno 50 interventi su nuovi casi di tumore mammario ogni anno come primo operatore in sala; una “breast unit” deve trattare almeno 150 nuovi casi di tumore al seno all’anno per essere riconosciuta come centro di senologia di alta qualità.

 LA SENOLOGIA DELL’OGLIO PO RESTA UN RIFERIMENTO

«La riorganizzazione non cambia il percorso di diagnosi e cura per la patologia mammaria dell’Oglio Po, che è attivo e continuerà ad esserlo – sottolinea Belleri. Le donne potranno essere accolte e seguite dagli specialisti di riferimento con una presa in carico che prevede visite, prestazioni diagnostiche (mammografie, ecografie, esami di laboratorio), controlli (follow-up), interventi chirurgici per patologia benigna, interventi chirurgici patologia maligna recidiva (secondi interventi); interventi di chirurgia ricostruttiva, chemioterapia. Inoltre, è a disposizione il supporto psicologico. Affermare il contrario non corrisponde al vero e genera un ingiustificato allarme nella popolazione» – conclude Belleri.

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EQUIPE ONCOLOGIA

Direttore Francesco Spina, coordinatrice degenza Corina Ionela Ipate, coordinatore Day hospital Gianvito Donati. Medici specialisti: Simone Bonardi, Maria BonomiSara CerriAlessandra CurtiMaddalena DoniniMaria Olga GigantiGiulia GrizziStefano PanniBruno Perrucci.

EQUIPE ONCOLOGIA MULTISPECIALISTICA

Direttore Daniele Generali; Coordinatrice Marzia Alberio; Specialisti oncologi: Alexandro MembrinoManuela MilaniCarla Strina. Chirurghi: Sergio AgugginiCarlo AzziniIgnazio CilibertoRobert Sabag.

Nella foto centrale l’équipe di Oncologia Multidisciplinare

Guarda qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=UZMN134Iosc

www.asst-cremona.it

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