Home

Il 14 ottobre il Consiglio provinciale si occuperà di nuovo della società Centropadane Engineering Srl.  Lo farà per discutere, molto tardivamente, degli ordini del giorno presentato dal Gruppo Centrodestra per  Cremona nel luglio scorso, e per valutare due atti proposti dal presidente Mariani:  – declinazione obbiettivi specifici per la revisione e aggiornamento del piano di risanamento  – rinnovo patti parasociali.

Esaminando i documenti allegati alle proposte di delibera, risulta evidente la volontà della Provincia di Cremona di uscire dalla compagine societaria convinta di farlo senza alcuna responsabilità. La fotografia oggi è la seguente.

La società è priva del suo vertice. Tutti i componenti del Consiglio di amministrazione si sono dimessi. Il Presidente uscente ha esplicitamente lamentato la mancanza di confronto con i soci come una delle principali  cause delle sue dimissioni. Il Consiglio provinciale da mesi non riceve informazioni sulla situazione economica e finanziaria dell’azienda per l’anno in corso. 

I licenziamenti di 4 lavoratori, mai revocati, hanno generato un effetto domino: in un solo mese si sono dimessi altri 4 lavoratori e recentemente anche il direttore generale. La capacità produttiva della società è  stata significativamente ridotta per implicita volontà dei soci i quali, prendendo atto del Piano di risanamento, hanno di fatto avallato i licenziamenti. Il contratto di locazione della sede di Cremona è stato disdettato.  

In questo contesto di caos politico amministrativo e di sostanziale disinteresse delle forze politiche di maggioranza, troviamo del tutto paradossale che i soci declinino “obbiettivi specifici per la revisione del piano di  risanamento” ad una società priva del suo vertice. 

Nei patti para sociali che si vorrebbero rinnovare, viene addirittura previsto “un periodo di monitoraggio di  12 mesi al termine del quale gli enti soci si impegnano a valutare l’approvazione di un progetto di scissione  asimmetrica su base territoriale”. Un modo elegante per dire che verrà prolungata l’agonia della società, per  poi cederla, a condizioni di vantaggio, alla Provincia di Brescia. Nessuna certezza quindi, ma nuove e preoccupanti incognite per i lavoratori.  

Troviamo anche incomprensibile che l’indicazione dell’amministratore unico della società avvenga da parte  della Provincia di Cremona che, tra i soci, è quello che ha dimostrato di credere meno degli altri nel valore  strategico dell’azienda e che ha maggiori responsabilità della crisi economica e finanziaria. 

Il gruppo Centrodestra per Cremona non approverà questi atti in quanto del tutto inutili per affrontare e risolvere la grave crisi della società. 

Crediamo invece urgente che i soci individuino, di comune accordo, un amministratore unico con spiccato  profilo tecnico, indipendente e privo di incarichi di natura politica in altre società partecipate. Chiediamo anche che i soci esplicitino da subito e senza ulteriori inutili “periodi di monitoraggio” le proprie  effettive volontà rispetto al futuro della società. Lo si deve ai lavoratori, i quali non meritano di essere ulteriormente maltrattati e presi in giro da una classe politica inadeguata. 

 

Valeria Patelli 

Giovanni Rossoni 

Filippo Raglio

gruppo consigliare Centrodestra per Cremona

L'Editoriale

Ospite

Rinviata la nomina del cda dell’Ato

E’ stata rinviata a data da stabilire la nomina da parte dei sindaci della provincia di Cremona del nuovo consiglio d’amministrazione dell’Ufficio d’Ambito Ottimale, l’organismo

Leggi Tutto »

In Breve

Una Primula sotto la pioggia

Nei primi anni Sessanta, per i giovani che abitavano in località lontane da mari e monti, all’arrivo dell’estate diventava un problema come trascorrere le ore

Leggi Tutto »

Cocomeri senza paura

Era una notte stellata, la luna illuminava tutto, come un potentissimo faro acceso sulle cose: le strade, i fossi, i giallissimi campi di frumento, i

Leggi Tutto »

Un amore così grande

Un’auto di colore bianco ha fatto da cornice ai momenti importanti della storia di due innamorati. La vicenda risale al 1979, quando Sergio, un ragazzo

Leggi Tutto »

Contatti

Per contattarci puoi scrivere una email all’indirizzo qui sopra riportato. Oppure compila il modulo qui a fianco.