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Sull’onda dell’allarme lanciato da Sergio Ravelli e Gino Ruggeri, nel giro di una settimana è montato in città un senso di profondo disagio in relazione alla prospettiva di un uso inadeguato delle risorse derivanti dai risarcimenti Tamoil, esito di una battaglia di alto profilo civico. In tanti abbiamo avvertito da subito l’urgenza di approfondire e provare a fare qualcosa per scongiurare un errore così clamoroso.

Consapevoli che l’indignazione non porta a nulla, abbiamo quindi elaborato un testo che contenesse anche elementi propositivi; un testo che potesse raccogliere il senso profondo di quel sentimento che l’amministrazione comunale dava l’impressione di non aver raccolto. Mentre da Palazzo fischiavano parole di piombo, tese a definire unilateralmente i concetti di “bene comune” e “riqualificazione ambientale”, ci siamo fatti interpreti di una visione diversa, ugualmente legittima e profondamente pragmatica.

È emozionante assistere in queste ore alla spontanea diffusione della petizione da parte di tanti cittadini in modo assolutamente trasversale, senza alcuna bandiera di partito ma con l’unica, salda motivazione di non disperdere assieme a quei soldi i valori che ogni singolo centesimo di quelle somme rappresenta: il valore del coraggio di chi si è costituito personalmente in giudizio contro un colosso del petrolio; il valore di chi ancora oggi conduce battaglie legali difficilissime (si pensi alle cause intentate dalle società canottieri); il valore di chi non si rassegna all’abbandono della prospettiva di bonifica da parte dei responsabili di un inquinamento di dimensioni abnormi, tuttora presente sotto un tappeto di impianti attivi; la dignità di una città che chiede giustizia dei morti e dei malati che ancora piange.

Ora però abbiamo bisogno di tutti voi, della città e del territorio: chiediamo a tutti coloro che spontaneamente stanno diffondendo i moduli di stamparli in fronte e retro (cosicché ogni firma sia chiaramente riconducibile al testo della petizione) e di consegnarli ai promotori negli appuntamenti fissi che verranno organizzati. Il primo sarà sabato 22 marzo dalle 9 alle 12 davanti a Spazio Comune. Possono firmare i maggiorenni, non necessariamente residenti a Cremona qualora gravitino sulla città per motivi di studio, lavoro o altri interessi.

Ringraziamo tutti coloro che, con un piccolo grande gesto, stanno contribuendo a dare vita a un’iniziativa di autentica partecipazione popolare di grande importanza per il futuro del nostro territorio.

I promotori della petizione:

Gino Ruggeri

Michel Marchi

Luigi Lipara

Sergio Ravelli

Qui sotto il link col testo della petizione

 

L'Editoriale

Ospite

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