Molti cittadini, che non hanno seguito nel dettaglio in questi ultimi tre anni il percorso del nuovo ospedale, penseranno che ORMAI E’ TARDI PER PORRE RIMEDIO… sono nell’animo sconcertati e si sentono impotenti davanti a una ingiustizia da parte di incompetenti amministratori e da politici discutibili. Anche davanti all’enorme aumento avvenuto negli ultimi mesi non c’è da parte loro nessuno pentimento, non c’è alcuna seria autocritica e volontà di fare il punto della situazione.
Ma c’è ancora una valutazione da completare del progetto definito erroneamente “definitivo” dal direttore dell’Asst di Cremona Ezio Belleri.
Il PFTE (“Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica”) concluso con forti ridimensionamenti dall’architetto Cucinella il 29 settembre scorso, a causa dell’enorme costo che si sarebbe dovuto affrontare (altro che 250mila euro), è stato inviato in ottobre ai seguenti 7 Enti ( 1) Comune di Cr, 2) Provincia di CR, 3) ATS Valpadana (Azienda territoriale sanitari) , 4) ARPA (Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente), 5) UTR (Ufficio Regionale sismicità del territorio), 6) ABAP (Archeologia Belle Arti e Paesaggio) ,7) VVF (vigili del Fuoco) che nella imminente Conferenza dei Servizi (CdS) valuteranno il progetto.
Ognuno per le sue specifiche competenze dovrà dire se ad ogni variabile presente nel nuovo ospedale, confrontato con la stessa variabile nell’attuale Ospedale riqualificato, si avrà una superiorità tecnica e un costo inferiore. In caso negativo per la variabile in esame si dovrà scegliere la riqualificazione.
Chi firmerà, per ogni ente citato, l’esito di questi documenti di analisi e di confronto fra le due opzioni se ne assumerà la responsabilità e il conseguente giudizio della magistratura nel caso ad essa faccia ricorso un singolo cittadino, una associazione o un partito ravvisando un errore di valutazione e una scelta inappropriata.
Ma gli Enti chiamati in causa in questi due o tre mesi per valutare un progetto nelle sue centinaia di variabili e di verifiche non hanno forse il tempo materiale e le competenze tecniche per firmare con certezza la loro analisi nei tempi auspicati dal Direttore Generale dell’Asst: fine gennaio-febbraio.
Si prevede con buon senso che gli stessi responsabili di ogni Ente chiederanno al Responsabile Unico del Progetto (RUP) ingegner Martina Cinquetti, di valutare e risolvere problematiche rilevate nella lettura del progetto in ogni settore e non risolte dal progettista. Se oltre alla naturale incompletezza dei faldoni delle migliaia di pagine del progetto si sommano le decine di osservazioni che il nostro Movimento ha inviato ad ogni ente in ottobre, e per le quali si chiede di corrispondere una analisi e una risposta, nonché una valutazione comparativa fra le due opzioni nuovo-verso-l’attuale riqualificato, si può ben comprendere che se il lavoro degli Enti sarà fatto bene, e non abbiamo elementi per pensare il contrario, il termine dell’attività della Conferenza dei Servizi non è possibile che possa essere fine febbraio 2026.
Riprovevole è che la Direzione Generale dell’Asst, a una nostra richiesta di conoscere la data di inizio della CdS e di poter partecipare come uditori agli incontri di lavoro o di conoscere i verbali di ogni incontro secondo una consuetudine di trasparenza, sbandierata a Cremona ma poco o nulla attuata, ci abbia risposto ancora una volta negativamente.
Enrico Gnocchi
sostenitore del Movimento per la riqualificazione dell’ospedale di Cremona
Nella foto centrale il ‘rendering’ del nuovo ospedale
Avanti tutta! Il progetto del nuovo ospedale intravvede l’ambìto traguardo del miliardo di euro



























