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La giuria del World Press Photo, il più prestigioso premio internazionale di fotogiornalismo, ha proclamato l’immagine dell’anno. E’ quella di un bambino palestinese di 9 anni, Mahmoud Adjour a cui sono state amputate entrambe le braccia a causa di un attacco israeliano nella Striscia. La foto è stata scattata dalla fotografa palestinese Samar Abu per il New York Times. Secondo i dati dell’Unicef, aggiornati alla fine di marzo, dall’inizio della guerra oltre 15.000 bambini palestinesi sono stati uccisi e più di 34.000 sono rimasti feriti.
E a Gaza si continua a morire. Dieci le vittime in un attacco israeliano, nella notte vicino a Khan Yunis, diversi anche i feriti. Intanto resta in salita la strada per un cessate il fuoco. Soprattutto i bambini amputati sono diventati il simbolo del conflitto grazie alla fotografia che ha vinto il World Press Photo.  Samar ha lasciato Gaza mesi fa, dopo aver raccontato con le sue immagini il dramma della guerra a Gaza. La foto ha un impatto devastante: non indica soltanto il fatto che ci sono bambini uccisi e molti altri che hanno perso i genitori, ma è una foto che evidenzia i traumi permanenti che i bambini in quelle zone sono costretti a subire.

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