- ‘Xe pèso el tacòn del buso’ dicono a Padova. Il buso’ era la temeraria azione giudiziaria promossa dalla Fondazione presieduta dal sindaco di Cremona contro Angela Cauzzi soprintendente del teatro Ponchielli, che giustamente si è risolta con la piena assoluzione dell’imputata, accusata di abuso d’ufficio e favoreggiamento. L’aveva difesa l’avvocato Isabella Cantalupo che ha evidenziato l’insussistenza delle accuse mosse alla sua assistita. El tacòn è l’onorificenza che che il consiglio comunale ha deliberato di assegnare alla dirigente Cauzzi, anima e corpo del Ponchielli, finché lorsignori non hanno deciso che fosse giunto il momento di rimuoverla per sostituirla con l’attuale responsabile Andrea Cigni a fine 2020. Era stato il sindaco Gianluca Galimberti a sostenere la necessità di un avvicendamento. A fronte della resistenza opposta dall’interessata era partita l’azione giudiziaria. Della serie: non riesci a liberarti di Silvio Berlusconi presidente del Consiglio? Chiedi aiuto alla magistratura. Vedrai che qualcosa i pm troveranno. Oggi, con un atto di resipiscenza collettiva, Angela viene riabilitata, Dalle patrie galere agli altari senza soluzione di continuità. Il bello è che a decretarne giubilazione e successiva riabilitazione sono gli stessi attori, protagonisti di una commedia dell’assurdo nella quale gli artisti interpretano ruoli contrapposti a seconda della scena e della convenienza.
Questo preambolo per dire che oggi il consiglio comunale ha deliberato all’unanimità di attribuire un’onorificenza ad Angela Cauzzi. A proporre la mozione erano stati vari consiglieri, primo firmatario Carlo Malvezzi di Forza Italia. Oltre a Malvezzi oggi sono intervenuti i consiglieri Enrico Manfredini di Fare Nuova la Città – Cremona Attiva, Roberto Poli del Pd e l’assessore Luca Burgazzi. Anche il sindaco Galimberti si è detto favorevole alla benemerenza, decantando capacità e virtù della Cauzzi, tra l’altro artefice del Festival monteverdiano e del glorioso Recitarcando. In fin dei conti che gli costa? Ormai Angela Cauzzi è fuori dai giochi e dal teatro. Di ‘tacòn’ si tratta. Non ci piove. Ma il ‘buso’, ovvero l’incriminazione di una professionista valida e stimata anche e soprattutto fuori Cremona, era molto, molto peggiore.
Vittoriano Zanolli
2 risposte
Il commento e’ presto detto : la Cauzzi visto il trattamento subito , dopo 40 anni di onorato impegno come dirigente del nostro magnifico Teatro ,dovrebbe chiedere i danni d’immagine, morali ecc. e sono convinto che con l’avvocato che la sta seguendo otterrebbe un congruo risarcimento che oltre all’onorificenza sarebbe la conclusione di una amara situazione condotta male da chi o da coloro che l’hanno seguita .
Ma Angela accetterebbe l’onorificenza dai politici che l’hanno bistrattata ?