Si fanno tesi i rapporti tra Ast, Acciai Speciali Terni, azienda acquisita lo scorso anno dal gruppo Arvedi e Tct, Taglio e Commercializzazione Tubi. Ne dà notizia il giornale online Umbria24.it. Si fronteggiano l’imprenditore cremonese Giovanni Arvedi e il ternano Gino Tampani. Ast e Tct agiscono in sinergia, dato che Tct provvede al taglio e alla spedizione dei prodotti finiti. ‘Basta sfruttare Ast, l’acciaieria deve tornare redditizia e competitiva per vivere di vita propria ora e nel futuro’ ha dichiarato di recente Arvedi. Stando a quanto riferisce Umbria24.it, a provocare i contrasti con Tct sarebbe stata la minaccia della direzione di quella azienda di sospendere i servizi prestati se non fossero stati adeguati i prezzi concordati da contratto. Tale presa di posizione ha indotto Arvedi a verificare i rapporti in essere con Tct e i relativi costi che non sarebbero in linea con il mercato. Le perdite sarebbero causate proprio dai prezzi applicati. Si ventila la possibilità che Acciai Speciali Terni agisca nei confronti di Tct avanzando una richiesta di risarcimento danni per l’interruzione del servizio. Questo stato di cose avrebbe creato tensioni coi clienti finali e alcune cancellazioni di ordini.
In questo frangente Arvedi ha colto l’occasione per ribadire i concetti di redditività e competitività, obiettivi che il titolare del gruppo si è prefissato nella gestione di Ast sin dal momento dell’acquisizione. Una sfida lanciata anche alle istituzioni a ogni livello, sintetizzata nell’Accordo di programma che coinvolge le Amministrazioni locali, Regione Umbria e governo. E’ un patto di territorio ora sottoposto al vaglio tecnico della Regione e di Palazzo Chigi. E’ vincolato all’approvazione di questo accordo l’investimento di un miliardo di euro annunciato da Arvedi. In questa partita svolgono un ruolo importante anche i sindacati. dei metalmeccanici in rappresentanza dei dipendenti di Ast e Tct.