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Odissea a Milano per i pendolari del treno delle 18,20

4 Agosto 2022

Tavoli di confronto in Comune a Cremona coi comitati dei pendolari, lettere di protesta, interrogazioni in consiglio regionale: tutto inutile. Finora nessuna azione messa in atto dai viaggiatori della disastrata linea Cremona-Milano è servita a migliorare il servizio e a eliminare o a ridurre a un livello accettabile disguidi e ritardi. Le fondate rimostranze dei passeggeri rimbalzano contro un muro di gomma. Le richieste restano inascoltate. Anche per questo cumulo di mortificanti precedenti, all’ennesimo contrattempo esplode la rabbia. E’ accaduto oggi, ultimo di una lunga serie di episodi analoghi. I pendolari cremonesi che tornavano a casa con la corsa delle 18,20, a bordo di un treno senza aria condizionata e con 40 gradi in carrozza, sono stati fatti scendere perché quel convoglio era stato soppresso. Poi il medesimo treno è stato fatto ripartire quando i viaggiatori erano già saliti sul treno successivo. Una vicenda che ha superato il limite di sopportazione dei pendolari e che ha cancellato la speranza che Trenord migliori il servizio.

 

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