Il caro bollette è l’argomento del giorno, a livello politico e nelle conversazioni tra comuni cittadini. Colpisce indistintamente tutti, ma in particolare le attività produttive: aziende industriali, artigianali, agricole e commerciali. Ne è una dimostrazione lampante il cartello esposto oggi all’ingresso dell’hotel ristorante Arpini di Casale Cremasco. I gestori hanno pagato lo scorso anno la fornitura del gas nel mese di luglio 1627.38 euro mentre quest’anno l’importo dovuto è schizzato a 5.967,67, ovvero molto più del triplo denunciato comunemente in questi giorni. Con queste somme da sborsare, molti esercizi rischiano la chiusura con danni gravissimi a livello sociale e con lacerazioni irrimediabili del tessuto produttivo.