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Movimento autonomista lombardo: Fava contro Salvini

4 Novembre 2022
Lunedì 31 ottobre a San giuliano Milanese  si è tenuto il primo incontro programmatico-organizzativo di un nuovo  gruppo politico denominato al momento ‘Movimento Autonomista Lombardo’ al quale stanno aderendo molte delle sigle del mondo autonomista e indipendentista lombardo, nonché numerosissime persone intenzionate a dar vita a un primo embrione di nuovo movimento politico che intende espandersi alle altre regioni del nord nei prossimi mesi”. E quanto sottolinea all’AdnKronos il mantovano Gianni Fava, ex deputato leghista, (nella foto con il segretario della Lega Matteo Salvini) ricordando come “si è deciso di partire dalla Lombardia  perché c’è la precisa volontà di prender parte alle competizioni elettorali della prossima primavera ed in particolare di essere presenti alle regionali di marzo”.  “Parte degli amici che hanno già aderito al progetto ha una storia più o meno lunga nell’ambito della militanza nella Lega Nord (e molti di  questi continuano a sperare che questa si presenti dopo anni di attività alla prossima tornata elettorale con rinnovato slancio e scelte democratiche), ma altrettanti provengono dalla cosiddetta  società civile e diversi sono stati sindaci o hanno avuto ruoli istituzionali nei nostri territori”, spiega l’ultimo sfidante congressuale di Matteo Salvini per la guida della Lega, nel 2017. “Il gruppo è animato da una forte passione per l a nostra terra e per le tematiche dell’autonomia locale e regionale, nonché dell’indipendentismo. Tutti di certo condividono la necessità di ridare voce alla politica che è stata colpevolmente silenziata in questi anni da chi preferisce parlare di immigrati o rave party, ma che ha dimenticato scientemente la questione settentrionale e le ragioni di decenni di battaglia politica per l’autonomia” argomenta Fava: “Si riparte dunque da questo denominatore comune – conclude – per cercare di tornare a far sentire la voce della nostra terra e della nostra gente, confidando nel fatto di poter costruire insieme un’offerta politica ad  oggi totalmente assente dal dibattito istituzionale. La strada sarà  lunga ma si può dire che oggi, finalmente, si riparte”.
Nato un mese fa su iniziativa di Umberto Bossi, il ‘Comitato Nord’ affida il bilancio delle prime settimane di attività ai suoi coordinatori, l’europarlamentare Angelo Ciocca e a Paolo Grimoldi.  “Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti – dicono, in una nota -. Siamo nati per far rifiorire l’anima nordista del nostro movimento, con l’obiettivo di difendere e ottenere l’autonomia: qualche risultato comincia già a vedersi. In poco più di quattro settimane, molti militanti hanno aderito all’iniziativa di Umberto Bossi. L’adesione è rivolta ai tesserati della Lega proprio perché il Comitato non lavora contro, ma per il partito di cui fa parte, il cui segretario indiscusso é Matteo Salvini”.  Il “motivo di tanto consenso, dopo il mezzo passo falso alle ultime elezioni politiche” è “la chiarezza del messaggio, innanzitutto – spiegano Ciocca e Grimoldi-. Il nome stesso del Comitato fondato da Bossi è caratterizzato da due termini che ne definiscono con semplicità la progettualità e la visione politica. In un contesto politico nazionale dove l’idea centralista è predominante (basti vedere i nomi e i simboli dei partiti che compongono la compagine governativa…), iniziative come quelle del ‘Comitato Nord’ diventano vitali per soddisfare le aspettative della gente che vive nel settentrione d’Italia, un’area che deve essere difesa e rilanciata per tornare a correre e a essere la locomotiva del Paese”.

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