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Da Cristo Re a Trieste: don Trevisi eletto vescovo

2 Febbraio 2023

Don Enrico Trevisi, parroco di Cristo Re a Cremona, è il vescovo eletto della diocesi di Trieste. Ne ha dato notizia oggi in anteprima Il Piccolo quotidiano storico del capoluogo friulano. Già rettore del seminario vescovile di Cremona, Trevisi è un parroco che dovrà prima essere ordinato vescovo. L’uscente Giampaolo Crepaldi diventerà amministratore apostolico, con il compito di traghettare la diocesi fino all’arrivo del suo successore. Crepaldi lo scorso settembre ha presentato le sue dimissioni, secondo la legge canonica, in occasione del suo 75esimo compleanno. Il nunzio apostolico ha avvisato sia il vescovo uscente che il candidato che dalle 12 di oggi, 2 febbraio, è vescovo eletto. Crepaldi invece diventerà amministratore apostolico, con il compito di traghettare la Diocesi di Trieste fino all’arrivo del nuovo vescovo, passaggio che dovrebbe avvenire in un paio di mesi.

Il reverendo Enrico Trevisi è nato ad Asola, in provincia di Mantova, nell’agosto del 1963. Dopo il dottorato in Teologia morale a Roma, è stato ordinato sacerdote a Cremona, che è stata la sua Diocesi e dimora fin dal 1987. È anche membro  del Consiglio presbiteriale e del Collegio dei consultori e ha ricoperto incarichi di insegnamento a Mantova, Milano e Cremona.

 

 

 

Il Vaticano si era preso diversi mesi di tempo per capire qual è lo stato della diocesi di Trieste, quali sono le sue necessità e peculiarità, così da poter poi individuare una figura che sia in sintonia con il carattere del territorio. La sola presenza di fedeli cattolici di diverse lingue, oltre alla compresenza di tante confessioni e fedi in città, bastano a fare della cattedra del vescovo di Trieste un compito che richiede caratteristiche e capacità particolari e alla fine la figura individuata è quella di don Enrico Trevisi.

La diocesi triestina, inoltre, è eccentrica rispetto alle sue sorelle italiane: Trieste è una sede vescovile dipendente da Gorizia (ragion per cui il capoluogo regionale ha un vescovo e non un arcivescovo) e questo è un fattore che va tenuto in conto nel momento in cui c’è un avvicendamento. Quanto a monsignor Crepaldi, ha già annunciato che resterà a vivere a Trieste anche dopo le dimissioni, andando ad abitare nella residenza di Opicina occupata da monsignor Ravignani fino al 2020, anno della sua morte.

Al suo arrivo nell’ottobre del 2009 molti pensarono che sarebbe stato un vescovo “di transizione”: proveniente da importanti incarichi romani, Crepaldi sembrava destinato a un passaggio di formazione a Trieste, prima di ulteriori compiti, magari a Venezia o di nuovo a Roma.

 

 

Una risposta

  1. Un grande sacerdote. Abbiamo collaborato nel Comitato Etico Scientifico del nostro ospedale. Tanti cari auguri Eccellenza!

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