‘Ogni giorno ci sono notizie di altri bambini che soffrono di ipotermia e infezioni respiratorie’, ha dichiarato il portavoce dell’Unicef James Elder, sottolineando che le famiglie dormono con i bambini nelle strade, nei centri commerciali, nelle scuole, nelle moschee, nelle stazioni degli autobus e sotto i ponti. E’ un bilancio drammatico. Più di 7 milioni di bambini sono stati coinvolti dai devastanti terremoti che hanno colpito la Turchia e la Siria il 7 febbraio scorso. Secondo l’Unicef si stima che diverse migliaia possano essere rimasti uccisi. “In Turchia, il numero totale di bambini che vivono nelle dieci province colpite dai due terremoti è di 4,6 milioni. In Siria, i bambini colpiti sono 2,5 milioni”, ha precisato Elder, durante un incontro con la stampa a Ginevra. “I bambini e le famiglie hanno un disperato bisogno di ulteriore sostegno. Molte persone delle nostre organizzazioni partner locali e dei soccorritori in prima linea sono stati uccisi, feriti, sfollati e i loro uffici e attrezzature sono stati distrutti”, ha aggiunto Elder. Queste cifre, ha detto il portavoce, non sono state verificate, ma è chiaro che “continueranno ad aumentare”. L’Unicef riporta che decine di migliaia di famiglie che vivono all’aperto sono esposte al freddo. “Ogni giorno ci sono notizie di altri bambini che soffrono di ipotermia e infezioni respiratorie.