Signor direttore,
il dato interessante dell’articolo di Antonio Grassi è contenuto nell’osservazione stranamente solo accennata che riguarda il voto espresso nelle città lombarde governate da giunte di centro sinistra. La sola Cremona non ha seguito l’esempio di Milano, Brescia, Bergamo e Mantova. Da noi, così come è stato il 25 settembre scorso, ha prevalso il voto a destra. La giunta cremonese non ha fatto da traino a differenza di quanto capitato a Milano e nell’ East Lombardy di cui Cremona fa parte, cioè la parte orientale della nostra regione che coincide con le province di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Possiamo pensare che i cremonesi esprimano ancora una volta la loro insoddisfazione? Ci rifletterei se fossi il sindaco Gianluca Galimberti o uno dei suoi assessori.
Un’altra riflessione merita l’ingenuità della frase finale che mi stupisce essendo stata scritta da Grassi, solitamente critico nei confronti dei politici cremonesi. Davvero si aspetta che i nostri tre rappresentanti possano smarcarsi dagli ordini di scuderia dei rispettivi partiti e procedano compatti per il bene del territorio? Proprio lui che ultimamente si dimostra così entusiasta dell’Area omogenea cremasca? E poi, crede veramente che i consiglieri regionali cremonesi eletti nelle file di Fratelli d’Italia, Marcello Ventura, e della Lega, Filippo Bongiovanni, si opporranno alla costruzione dell’ospedalino o alla promozione della sanità privata a spese di quella pubblica? Anche se fossero convinti che il progetto del nuovo ospedale è folle e che non migliora ma impoverisce la sanità pubblica cremonese, agirebbero autonomamente, dissociandosi dagli ordini impartiti dalle segreterie dei rispettivi partiti? Abbiamo visto come il consigliere regionale uscente e riconfermato del Pd, il cremasco Matteo Piloni, attivissimo su moltissime partite, non sia invece fattivamente intervenuto sul progetto del nuovo ospedale e non si sia schierato contro le opere di cementificazione del territorio. Se dall’alto si decide che l’autostrada Cremona-Mantova e il polo logistico di San Felice devono essere realizzati, il consigliere di turno, in questo caso Piloni, si adegua. Ventura, che nel consiglio comunale di Cremona è all’opposizione e al quale auguriamo di diventare assessore regionale, ha tuonato spesso contro la giunta Galimberti, ma senza toccare argomenti che coinvolgano il governo lombardo. La vexata quaestio dell’ospedalino è un esempio lampante.
Un’ultima considerazione: solo un ingenuo può credere o sperare che un assessore regionale cremonese possa da solo risollevare il nostro territorio. Ne abbiamo avuto uno di vaglia, Gianni Rossoni, che ricoprì addirittura il ruolo di vicepresidente in una giunta guidata da Roberto Formigoni. Qualcuno ricorda che cosa sia stato realizzato per il nostro territorio grazie all’attuale sindaco di Offanengo?
Paola Pieri
Cremona
Qui sotto l’articolo di Antonio Grassi