Caro direttore, a Cremona interessa solo un’inutile autostrada (9.000 veicoli/giorno a Piadena) quando il raddoppio della ss10 costerebbe alla comunità la metà e verrebbe utilizzata anche dagli operai per recarsi al lavoro. Non solo. Un’altra aberrante soluzione del secondo binario tra Piadena e Codogno è partorita dalla Regione con il silenzio assenso di associazioni e politica.
Mi spiego. All’ultimo incontro con il commissario straordinario De Gregorio presenti le associazioni agricole (Ardigò. Vezzini, Voltini, sindaci di Piadena e Calvatone, Signoroni) alla insistente domanda (quattro volte) è vero che il secondo binario è a 25 metri dall’altro, la risposta è stata: è una prescrizione della Regione perché il traffico merci non si deve fermare. Silenzio assoluto di (quasi) tutti.
Il sedime per il secondo binario esiste adiacente a quello esistente dal 1870 poiché i vecchi più lungimiranti avevano già da allora previsto il secondo binario. Tutti i cavalcavia esistenti sono già predisposti per il secondo binario adiacente all’esistente. Pertanto, stando cosi il progetto, verranno espropriati inutilmente 150 ettari e ci dovranno fare pure la manutenzione ogni anno!!!!
Tutti i cavalcavia esistenti dovranno essere abbattuti e rifatti molto più lunghi. E non si sa nulla degli accessi agricoli.
Tutto questo perché la Regione non vuole penalizzare il trasporto, ha detto il commissario, di 3-4 aziende. Ma la Costituzione prevede che l’interesse di pochi sovrasti l’interesse di molti? Il disagio temporaneo di alcuni è superiore a quello permanente di molti?
Perché non si concede a queste 3-4 aziende lo stesso costo di trasporto pur facendo un percorso più lungo ma con un risparmio per la collettività di milioni e milioni di euro???
Considerazione finale: non esistono più i politici ma cortigiani che cercano di restare a galla solo per se stessi. Non c’è visione.
Lettera firmata
2 risposte
Lei ha centrato perfettamente il problema e posto quesiti intelligenti ai quali ‘qualcuno’ sarà in grado di rispondere?
Condivido pienamente. Gli interessi di pochi vanno a rovinare il territorio per sempre. È la follia degli interessi che viene perseguita.