Gianni Rossoni in qualità di presidente dell’Area Omogenea Cremasca ha inviato una lettera al presidente della Provincia di Cremona Mirko Signoroni chiedendogli di inserire nell’ordine del Giorno della prossima assemblea dei sindaci il seguente punto:
– Ratifica della Delibera del Consiglio Provinciale in ordine alla costituzione dell’Area
Omogenea Cremasca.
Rossoni chiede inoltre un incontro tecnico/politico tra Area Omogenea Cremasca e l’Amministrazione
Provinciale, presso Consorzio.it SpA, in ordine alla situazione del ponte di Spino d’Adda e, del
tratto di Paullese dal ponte alla rotonda di Zelo Buon Persico..
‘Era il 29 aprile 2016 – scrive Antonio Grassi nell’editoriale pubblicato ieri su questo blog – e il consiglio provinciale approvava all’unanimità la costituzione dell’Area omogenea cremasca. Il presidente Carlo Vezzini ci metteva timbro e imprimatur. «Nel rispetto delle volontà del territorio – dichiarava – abbiamo sottoposto al Consiglio provinciale l’approvazione, tramite delibera, della costituzione dell’Area-zona omogenea cremasca, che verrà poi sottoposta all’assemblea dei sindaci della provincia di Cremona per approvazione e da qui al tavolo istituzionale di confronto sugli ambiti territoriali e omogenei competenti per il nostro territorio provinciale». Nell’occasione Vezzini aggiungeva: «Ora procederemo ad avviare il percorso di individuazione dell’Area-zona omogenea del Cremonese e del Casalasco, nell’attuale ambito territoriale provinciale». ‘A tutt’oggi – commenta Grassi – Cremonese e Casalasco non si sono costituiti Area omogenea e le indicazioni dell’ex presidente provinciale Vezzini sono rimaste delle pie intenzioni’.