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Cremona, opposizioni unite: ‘no’ alla variante del Pgt

22 Luglio 2023

Il Piano di Governo del Territorio viene definito “lo strumento del sindaco” in quanto consente di programmare le strategie e gli obiettivi che compongono il disegno politico di un’Amministrazione comunale.  Il rapporto tra la città, l’ambiente, il paesaggio, il grado di connessione infrastrutturale, la qualità urbana, il bilanciamento delle vocazioni urbanistiche dei suoli, la programmazione dei servizi, sono solo alcuni dei grandi temi che possono trovare una declinazione e una sintesi reale in questo strumento.

Per queste ragioni le Amministrazioni comunali che si caratterizzano per una visione chiara, comprensibile e concreta, si attivano sin dall’inizio del mandato elettorale aprendo un confronto con i cittadini rispetto alle proprie proposte, attivando processi di confronto e di partecipazione effettiva, per giungere in tempi ragionevoli all’adozione e all’approvazione di uno strumento fondamentale per accompagnare le scelte amministrative, orientare risorse e predisporre progetti.

Alla luce di queste ovvie riflessioni sulla natura e sull’utilità del Piano di Governo del Territorio risulta razionalmente e politicamente inconcepibile adottare una Variante generale al Piano di Governo del Territorio dopo nove anni e mezzo dal proprio insediamento, comprimendo inevitabilmente i tempi del confronto pubblico, sacrificando il principio della trasparenza e mortificando l’istituzione che si dovrebbe servire.

L’assessore all’Urbanistica Andrea Virgilio ha scelto incredibilmente questa strada. Sono state infatti convocate in fretta e furia due commissioni territorio (informative) nella seconda metà di luglio, per bruciare ogni tappa e giungere a poche settimane dalle elezioni ad approvare una Variante al Piano di Governo del Territorio da parte di un’amministrazione a fine corsa, il cui Sindaco non è neppure rieleggibile per legge.

Crediamo giusto che i cittadini riflettano attentamente sulle motivazioni di questo modo di operare e sui reali obbiettivi di questa Giunta comunale e su alcune domande che vogliamo condividere. Come ha fatto l’attuale Amministrazione, che solo oggi vaneggia di avere qualche idea, ad aver governato per quasi dieci anni con il Piano di Governo del Territorio approvato nel 2013 dall’Amministrazione Perri?

Quali sono i veri motivi della fretta manifestata in questi giorni?

E’ forse un modo scorretto per condizionare le scelte della futura amministrazione in vista di un possibile esito sfavorevole delle elezioni?

Perché approvare una variante in zona Cesarini se non si ha il tempo per attuarne i contenuti?

Oppure è possibile che l’Amministrazione utilizzi uno strumento così significativo per farne uno strumento di propaganda elettorale in salsa green allo scopo di recuperare terreno rispetto a rilevanti settori del proprio elettorato deluso per le tante promesse mancate e dei tanti tradimenti?

Al netto dei contenuti specifici che sono tutt’ora ignoti anche ai consiglieri comunali ai quali, incredibilmente, non è stato fornito fino ad ora alcun atto, prendiamo le distanze dallo stile prevaricatorio, irrispettoso dell’istituzione e privo di contenuti reali e chiediamo al Presidente del Consiglio comunale la convocazione dell’Ufficio di Presidenza per un confronto con l’Assessore all’Urbanistica per i primi giorni di settembre, prima della calendarizzazione di ulteriori Commissioni Territorio.

 

Carlo Malvezzi – FI
Alessandro Zagni –  FdI
Simona Sommi – Lega
Maria Vittoria Ceraso – Viva Cremona
Luca Nolli – M5S

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