Tempi rispettati per il bando di concorso internazionale indetto a marzo dall’Asst di Cremona per la progettazione del nuovo ospedale.
La commissione giudicatrice al lavoro da oggi, gli elaborati saranno valutati in modo anonimo.
Il nuovo ospedale di Cremona prende forma. Ieri pomeriggio, martedì 12 settembre 2023, sono stati consegnati i cinque progetti finalisti. Al momento non è possibile conoscere i nomi degli autori né mostrare gli elaborati che verranno resi pubblici solo alla fine della procedura, entro la fine di ottobre.
Il bando di concorso indetto a marzo di quest’anno si avvia alla fase conclusiva: «Sono stati sei mesi di lavoro intenso ed entusiasmante per chi ha potuto viverli in prima persona – afferma Maurizio Bracchi (direttore Dipartimento innovazione, sostenibilità e aree di sviluppo strategico dell’Asst di Cremona). Aver acquisito i cinque progetti finalisti è per noi motivo di grande soddisfazione. Il nuovo ospedale, così come l’abbiamo prospettato attraverso la stesura delle linee guida messe disposizione dei progettisti concorrenti, sta diventato qualcosa di concreto: le cinque proposte progettuali sapranno senz’altro sorprenderci per qualità e slancio innovativo. Per rispettare i tempi, la commissione valutatrice è già la lavoro con l’obbiettivo di individuare il vincitore entro la fine di ottobre e fare la proclamazione nel mese di novembre».
«Ogni proposta progettuale – continua Bracchi – si articola in una relazione illustrativa e tecnica, in elaborati grafici, ed è corredata dal calcolo sommario della spesa e dal quadro economico di progetto. In questa fase nessuno dei partecipanti conosce i nomi degli altri concorrenti. Anche la commissione giudicatrice è chiamata a valutare esclusivamente il materiale presentato dai concorrenti in forma anonima. Posso solo anticipare che tutti i finalisti godono di elevatissima autorevolezza nel panorama globale dell’architettura contemporanea».
LA COMMISSIONE CHE VALUTERÀ I CINQUE PROGETTI
A valutare le cinque proposte progettuali sarà la commissione giudicatrice presieduta dall’architetto Sandro Piadena (direttore dell’Unità Organizzativa Risorse Strutturali e Tecnologiche di Regione Lombardia) e composta da Paolo Danelli (DAP Studio Associati), Emilio Faroldi (professore ordinario e prorettore del Politecnico di Milano, designato dal Presidente della Regione Lombardia), Maurizio Ori (designato dall’Ordine degli architetti di Cremona) e dall’ingegner Adriano Faciocchi (designato dall’Ordine degli ingegneri di Cremona).
GRAZIE PER IL LAVORO SVOLTO SINO AD OGGI
«Ancora una volta – ha affermato Giuseppe Rossi (direttore generale Asst di Cremona) ringrazio le istituzioni a partire dalla Regione Lombardia che ha stanziato il finanziamento, i firmatari del protocollo d’intesa e i componenti del tavolo tecnico per il lavoro svolto. Fondamentale è stato il supporto del presidente Attilio Fontana, dell’assessore Guido Bertolaso e del direttore generale Dg Welfare Giovanni Pavesi. Come irrinunciabile sono stati il sostegno del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti con il segretario generale Gabriella Di Girolamo, di Mirko Signoroni, presidente della Provincia di Cremona insieme al direttore settore infrastrutture stradali Giulio Biroli, del direttore generale dell’Ats Val Padana Salvatore Mannino con Francesco Pirali (direttore SC Autorizzazioni, accreditamento e controllo area sanitaria, Ats Val Padana) e dell’architetto Diego Dalla Muta, componente del gruppo di lavoro quale funzionario dell’Unità Organizzativa Risorse Strutturali e Tecnologiche di Regione Lombardia».
«Il nuovo ospedale di Cremona non è una sfida architettonica ma culturale, tesa all’innovazione della cura. Il progetto è ambizioso, l’intento è quello di trovare nuovi modelli che integrino al meglio le esigenze ospedaliere e quelle territoriali, tenendo conto dei bisogni sanitari e socio sanitari del nostro tempo e di quello che verrà – continua Rossi -. Solo attraverso spazi adeguati e importanti implementazioni tecnologiche, ad esempio, la telemedicina potrà svilupparsi in modo concreto ed efficace. Insomma, a chi si chiede il perché di un investimento edilizio così importante in un momento di crisi del sistema sanitario nazionale rispondo che non si può pensare di risolvere il problema della fame nel mondo rinunciando ad investire nella ricerca scientifica. Non funziona così, sarebbe troppo facile. Rinunciare al nuovo ospedale oggi non significa trovare medici, infermieri o ridurre le liste di attesa, bensì perdere un’occasione irripetibile per fare il salto di qualità e diventare più attrattivi, per pazienti e operatori».
UN BANDO DI CONCORSO DALLE CARATTERISTICHE UNICHE
Il bando di concorso internazionale per la progettazione del nuovo ospedale di Cremona è stato pubblicato il 13 marzo 2023 sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, una delle più accreditate a livello nazionale.
Si è trattato di una procedura ristretta caratterizzata da due fasi: la preselezione e il concorso vero e proprio, al quale sono stati ammessi solo cinque candidati che il 12 settembre hanno presentato la loro proposta. È una modalità concorsuale innovativa, applicata per la prima volta nel nostro Paese. Lo scopo? Favorire l’interesse delle professionalità più qualificate a livello globale per far sì che Cremona diventi un modello sanitario da imitare.
Una risposta
Come dire che firme o non firme dei contrari i giochi son già fatti…