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Quel pasticciaccio brutto del Teatro Ponchielli: veleni, vendette e calunnie

26 Settembre 2023

Si alza di nuovo il sipario sul quel pasticciaccio brutto al Teatro Ponchielli di Cremona, commedia in più atti con risvolti tragici che vede ancora protagonisti il Sindaco di Cremona, l’ex sovrintendente Angela Cauzzi, il suo successore Andrea Cigni, la Magistratura.  Entra di prepotenza in scena anche l’ex parlamentare Luciano Pizzetti, Richelieu cremonese, che sulla stampa locale ha pubblicamente condannato il metodo col quale Gianluca Galimberti, presidente della Fondazione Teatro Ponchielli, ha portato in consiglio d’amministrazione il rinnovo del contratto triennale a Cigni, in scadenza nel 2024 e in concomitanza con le elezioni amministrative comunali. Se quella nomina è un atto politico, e lo è, come sostiene Pizzetti, il Sindaco avrebbe dovuto consultarsi con le minoranze. E non l’ha fatto. Un colpo di mano che ha spaccato il cda (tre voti a favore e due contrari) provocando la giustificata reazione inviperita delle opposizioni in consiglio comunale. Pizzetti si limita a criticare l’operato del Sindaco, e non è la prima volta, ma non s’azzarda a ipotizzare la revoca della delibera di assegnazione dell’incarico qualora non fosse già stata sottoscritta dal diretto interessato. Auspica invece che il Soprintendente compia il bel gesto, mettendo il suo incarico nelle mani del futuro sindaco, nonché presidente della Fondazione Teatro Ponchielli. Di fatto dimettendosi. E’ una proposta irricevibile per un professionista dichiaratamente estraneo ai giochi politici. In nome e per conto di chi dovrebbe rinunciarvi? Qualora il nuovo sindaco lo licenziasse, Cigni percepirebbe ugualmente per tre anni lo stipendio. Il rinnovo anticipato del contratto assicura il posto di lavoro al Soprintendente anche nel caso di una possibile vittoria del centrodestra.

La proposta di Pizzetti scarica indebitamente la responsabilità di questo atto politico su chi ne beneficia. Un po’ di dietrologia forse aiuta a capire certe azioni: l’ex parlamentare sta cedendo alle pressioni di chi lo vuole sindaco e in vista di una problematica campagna elettorale dall’esito quanto mai incerto evita di rompere i rapporti con Galimberti e con quella parte del Pd che lo sostiene? Col tempo, non molto, lo sapremo. Dal canto suo, la maggioranza in consiglio comunale ha diffuso oggi un comunicato col quale difende la decisione di rinnovare il contratto a Cigni, replica duramente alle critiche dell’opposizione, ma soprattutto  prende le distanze dalle dichiarazioni di Pizzetti. E il Pd da che parte sta? Se ci sei batti un colpo.

Intanto è da rimarcare un altro strappo al metodo evocato dall’ex parlamentare cremonese.  La nomina di Cigni, ufficializzata nel gennaio 2021, era nell’aria da mesi, cioè da quando  era diventata palese la volontà di Galimberti  di congedare la Cauzzi. Una società di cacciatori di teste, lautamente pagata con soldi pubblici, fu incaricata di individuare una rosa di candidati dalla quale attingere. Guarda caso, la scelta cadde proprio su Cigni, dando la stura alle reazioni delle minoranze che si chiedevano che senso avesse avuto chiedere apporti esterni. Il Sindaco aveva giustificato la nomina anche con la conoscenza personale di Cigni, una garanzia aggiuntiva alla riconosciuta professionalità del nuovo sovrintendente. Adesso invece il consiglio d’amministrazione della Fondazione rinnova l’incarico al Sovrintendente senza consulenze e concorsi che invece all’epoca della sostituzione della Cauzzi parevano indispensabili dato che l’incarico viene conferito da un soggetto pubblico.

Questa discrepanza di comportamento potrebbe essere oggetto d’attenzione da parte della Procura della Repubblica e arricchire il dossier presentato dal legale Isabella Cantalupo, all’indomani del proscioglimento della Cauzzi, che ha originato l’apertura di un’indagine con l’ipotesi di reato di calunnia. Il risvolto tragico del pasticciaccio brutto al Teatro Ponchielli è l’inchiesta giudiziaria avviata con l’esposto presentato da Andrea Rurale, allora membro del cda della Fondazione, che accusava la Soprintendente di abuso d’ufficio  per l’assegnazione di lavori in teatro. Oggi il motore di quell’iniziativa risulta indagato per calunnia.

Angela Cauzzi esce da questa vicenda a testa alta ma col morale a pezzi. Rifiuta giustamente la medaglia che il Sindaco aveva proposto al consiglio comunale di consegnarle per il lungo e onorato servizio prestato in Teatro: una beffa, dopo il pesante danno subìto. Scende dal palco e si ritira a vita privata. Ma dietro le quinte c’è, eccome.

Chi pensava di fare i conti senza l’oste ancora una volta si sbaglia. Saranno lei, e la Procura, a calare il sipario su questo pasticciaccio brutto che disonora Cremona.

 

 

Vittoriano Zanolli

 

A beneficio di chi voglia ripercorrere i passaggi dell’affaire Ponchielli, riportiamo il link dell’articolo pubblicato da questo blog il 14 gennaio 2022, firmato dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Beppe Arena e Marcello Ventura, che ricostruisce fedelmente la vicenda.

Ponchielli-Cauzzi. FdI: ‘Una vicenda fosca’

4 risposte

  1. Pizzetti non prende le distanze prudenzialmente dai sostenitori del sindaco e dalla parte del PD che sta al suo fianco, ma la maggioranza in Consiglio comunale di fatto prende le distanze dall’ex parlamentare! La situazione è sfuggita di mano: l’uomo indicato a suo tempo per essere sindaco a Cremona ha imparato da tempo a muoversi autonomamente senza la guida di chi lo aveva scelto.Allora non si muoveva foglia che Pizzetti non volesse. Il PD a Cremona era Pizzetti. Ora ognuno scarica l’altro e prosegue per la sua strada. E il PD resta ulteriormente indebolito. Accetterà Pizzetti di immolarsi? Una lista civica senza il PD alle spalle? Un’altra ” fare nuova la città”? No, grazie. I cremonesi hanno già dato. Troppo, indipendentemente da nomi altisonanti e da parti politiche dietro le quinte.

  2. Mi chiedo come mai Pizzetti si sia espresso su questa vicenda particolare, e sia rimasto muto di fronte alla faccenda dell’impianto di Biometano in via San Rocco, su ciò che riguarda la costruzione dell’ospedalino e demolizione dell’attuale. Zitto perché chi tace acconsente e non esprimersi apertamente consente di fare un passo indietro. Ma se davvero sta pensando a presentarsi come candidato sindaco e sta cercando sponsor per la campagna elettorale, dovrà esporsi su questi e su altri temi scottanti suoi cavalli di battaglia: il terzo ponte sul Po, l’autostrada CR-MN, il polo logistico di S.Felice, la cementificazione del nostro territorio.

  3. Il PD è favorevole a tutte le cose che ha elencato Francesco, e Pizzetti è del PD quindi non le criticherà mai perché le appoggia.
    Ha potuto contestare la scelta di Galimberti sul Ponchielli perché esula dalla politica del PD essendo solo una mossa a discrezione del Sindaco.

  4. Quello che sconcerta è l’arroganza del pd, nonostante abbia rovinato Cremona, pretende di governare ancora. SVEGLIATEVI CREMONASI !!!

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