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Il vescovo Napolioni interviene sull’ex do Barbieri

9 Novembre 2023
”Oggi è stata una giornata pesantissima. Non immaginavo di finire sul giornale e al telegiornale – ha scritto la scorsa settimana sul suo profilo Facebook Andrea Barbieri, (nella foto centrale) prete cattolico cremonese, già vicario a Sant’Ambrogio, che ha ufficializzato la decisione di aderire alla Chiesa Anglicana -. Ho finito ora di parlare con le tante persone che mi hanno scritto o chiamato e devo ringraziare per la comprensione e anche in alcuni casi per l’amichevole confronto. Sono ben conscio che si tratta di una scelta personale e molto singolare alla quale in una città come Cremona non si è molto abituati”.

Ecco la lettera che il vescovo di Cremona Antonio Napolioni  ha indirizzato al clero diocesano in seguito alla scelta di Andrea Barbieri  di lasciare la Chiesa Cattolica per aderire a quella Anglicana.

“Cari fratelli sacerdoti,

in questi giorni siamo stati raggiunti da una notizia che credo possa turbare noi e anche molti fedeli. Uno dei nostri fratelli presbiteri, don Andrea Barbieri, ha comunicato pubblicamente la sua adesione alla Inclusive Anglican Episcopal Church. Due anni fa mi confidò la sua profonda crisi vocazionale, e nei mesi successivi abbiamo fatto i passi di ascolto, accompagnamento e discernimento che sono stati possibili. Abbiamo concordato, quindi, la sospensione temporanea dal ministero. Egli ha intrapreso alcune attività professionali in campo educativo, ed ha infine avviato la procedura di richiesta al Santo Padre della dispensa dal celibato sacerdotale. In tale contesto, anche i miei collaboratori lo hanno incontrato e ascoltato, e ci sembrava che tutto stesse avvenendo nella sostanziale chiarezza e comunione.

Siamo stati pertanto notevolmente sorpresi da questa nuova grave decisione, che dà un profilo diverso a quanto condiviso in precedenza. Ho cercato subito un colloquio di verifica con lui, nel quale ha confermato le scelte comunicate sui social, assumendo le conseguenti responsabilità. Con dolore, ma anche nel rispetto del mistero di libertà che ogni coscienza umana rappresenta, ne devo prendere atto. Il confronto con i competenti Dicasteri Vaticani mi indicherà la prassi da seguire.

Nel frattempo, per evitare ulteriore disorientamento nelle comunità, specie in quelle in cui egli ha prestato servizio, devo dichiarare che, in ragione della precedente sospensione dal ministero, egli non può comunque compiere atti di ministero sacerdotale, come gli è stato confermato da parte mia. Custodiamo nella preghiera, umile e fiduciosa, e nella necessaria discrezione questo delicato momento della nostra Chiesa cremonese e tutte le persone che in essa ne risentono maggiormente.

Il Signore mostri a ciascuno la luce della sua amabile verità”.

+ Antonio Napolioni

Ed ecco il seguito del post pubblicato su Facebook da Andrea Barbieri la scorsa settimana dopo aver ufficializzato la sua adesione alla Chiesa Anglicana.
”Volevo fare alcune precisazioni anche per dare risposta in maniera indiretta ai tanti commenti che ho letto e alle domande che invece mi sono state fatte direttamente.
1. Quando si parla di anglicanesimo si fa riferimento ad una costellazione di tante realtà diverse. C’è la Chiesa Anglicana di Inghilterra (quella più antica e storica), c’è la Chiesa Anglicana Episcopale Americana che è legata sempre a quella storica ufficiale, poi ci sono le comunioni anglicane che hanno origini diverse dall’anglicanesimo ufficiale, non fanno capo a Canterbury ma abbracciano la fede e il pensiero anglicano che si esprime nell’essere una “via media” tra due estremi (il cattolicesimo e il protestantesimo). Gli anglicani non sono tuttavia protestanti e il culto e la dottrina pur differenziandosi per alcuni aspetti dal cattolicesimo è sostanzialmente simile. Abbracciamo pienamente tutti gli antichi dogmi espressi dal simbolo di Nicea e dai primi sette concilii della Chiesa. Crediamo e celebriamo tutti e sette i sacramenti. Crediamo nella presenza di Gesù nell’Eucaristia. Celebriamo i Santi e in modo particolare nella nostra realtà italiana abbiamo deciso di dare enfasi alla devozione mariana. Questo perché ogni comunità anglicana riunita nella sinodalità ha libertà di prendere decisioni. La Comunione Anglicana alla quale ho aderito si identifica nella Inclusive Anglican Episcopal Church che è la diocesi italiana della The Anglican Free Communion International. Se bazzicate nei diversi siti scoprirete che non solo si tratta di una realtà che ha delle origini ben precise ma è anche una realtà estesa a livello mondiale. Poi ci sarebbero tante cose da dire ma preferisco riservarle ad un altro momento.
2. Mi pagano?… No, non prendo nessuno stipendio. I sacerdoti e ministri della nostra chiesa vivono del loro lavoro. Questo l’ho già spiegato ma probabilmente a qualcuno non è passato il concetto. Non ho quindi cambiato chiesa per lo stipendio più alto. Lavoro come insegnante e prendo il mio stipendio da insegnante. Il tempo che dedico alla Chiesa è il mio tempo libero e le spese che affronto sono fatte essenzialmente con i miei soldi, non ricevo offerte e sovvenzioni da nessuno. Quindi no, non ho fatto questa scelta per soldi, anzi… a dire la verità mi sono esposto a vivere una vita da precario in questo momento!
3. Dove celebri messa? La IAEC ha piccole comunità sparse in tutta Italia. Le più vicine si trovano a Milano e in Emilia. Tuttavia ogni comunità è fondata dal proprio presbitero o diacono (in questo caso si chiamano diaconie) e si gestisce in autonomia. Come presbiteri abbiamo la libertà di decidere come vivere il nostro ministero, non ci sono vincoli particolari. Quindi siamo liberi di fondare comunità oppure di volgere il nostro ministero in settori caritativi o gruppi di studio o di preghiera… Una delle regole fondamentali che la chiesa si è data è che ogni presbitero fa capo alla propria comunità e deve prendersi la responsabilità di edificare la sua Chiesa, fosse anche una semplice realtà domestica, non importa. Allo stato attuale non ho una comunità mia, quando mi capita celebro in comunità che mi ospitano (prossimamente mi recherò a Milano per un’ordinazione presbiterale), non ho mai preso iniziative proprio perché ero in fase di discernimento e quindi mi sono preso del tempo. Nulla mi vieta in questo momento di iniziare ad organizzare un’esperienza di comunità, per questo occorre che qualcuno vi entri a farne parte. Ma io non ho nessuna fretta e soprattutto vorrei agire con delicatezza per non generare confusione nella diocesi in cui ho servito all’interno della Chiesa Cattolica. Quindi in questo momento celebro normalmente in casa mia ma non ho una casa così grande per ospitare gruppi.  Rimango in attesa perché sono sempre convinto che Dio provvede al momento opportuno.
4. Resterai a Cremona o te ne andrai via? Mi spiace che al Tg hanno lasciato intendere che me andrò dalla città, in realtà non ho detto questo. Semplicemente ho dichiarato che non lo posso sapere. Può darsi che in futuro io vada via da Cremona, ma al momento vivo e lavoro in città e non ho progetti di spostamento nell’immediato futuro.
5. Hai chiamato tu i giornalisti? No!!! Questa mattina ho trovato online la stessa sorpresa che avete trovato voi. Non desideravo così tanta visibilità anche perché come Chiesa non facciamo proselitismo e non cerchiamo di procacciare fedeli. Personalmente avevo fatto una mia dichiarazione perché mi sembrava giusto farla ma non aveva nessun intento pubblicitario.
6. Come ti porrai nei confronti della Chiesa Cattolica Romana? Semplice, cercherò di mantenere relazioni di cordialità e dialogo. Oggi mi sono sentito con un sacerdote con il quale ho lavorato in passato. Pur non condividendo le mie idee abbiamo avuto uno scambio amichevole e affettuoso. Sono disponibile a mantenere lo stesso atteggiamento con tutti. Con la gerarchia ecclesiastica non ho più avuto momenti di confronto ma personalmente non ne sento l’esigenza. Rimango comunque nell’idea di vivere in semplicità e tranquillità la mia scelta perché non mi sento nemico di nessuno. Mi dispiace aver letto su un commento online che qualcuno ha frainteso il mio pensiero dicendo che mi sono lamentato… non lo so, a me non sembra di essermi lamentato. Se per caso qualcuno dovesse aver inteso questo allora garantisco che davvero non ho nulla contro la Chiesa Cattolica, semplicemente vivo in una situazione differente. Penso che la libertà di scelta sia sacrosanta no?
Concludo ringraziando ancora tutti. So che qualcuno è rimasto in silenzio per non criticarmi e lo ringrazio per averlo fatto. Prendo questo comunque come un gesto buono nei miei confronti.
Se qualcuno vuole comprendere meglio la mia nuova realtà, oltre ai siti che ho già indicato c’è la mia pagina Facebook sulla quale da adesso in poi scriverò tutto ciò che riguarda la mia vita ecclesiale: https://www.facebook.com/viamediacr/
Questo profilo è il mio profilo personale e preferisco che rimanga per le altre cose: la mia vita, la mia famiglia, il mio lavoro e qualche stupidaggine che a volte mi va di condividere.
Andrea Barbieri

 

2 risposte

  1. La cruda realtà è che la chiesa è un grande business e gli “addetti” non sono baciati dal Signore. La ricchezza di Cristo non ha niente a che fare con la ricchezza terrena di grandi prelati con belle vesti, belle dimore e belle auto con autista.

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