Poco tempo fa avevamo lanciato un appello: ‘Salvate il soldato Virgilio’. Resta validissimo. Oltre a una certa freddezza del mondo della sinistra (comunicati ufficiali a parte), adesso è spuntato anche ‘fuoco amico’ a sua insaputa. L’assessore alla Cultura Luca Burgazzi ha aperto le valvole della propaganda politica. Peccato che sta ricordando urbi et orbi tutto quello che ha spaccato la città, allontanando moltissimi cittadini e altrettanti ambienti culturali dall’attuale Giunta di cui il vicesindaco Virgilio fa parte a tutti gli effetti. Ferite che, come quella dell’incredibile gestione del sovrintendente del teatro Ponchielli, stanno ancora sanguinando e copiosamente. O come quella della casa di Stradivari che in ambienti liutari non è certo stata vista come un’operazione brillantissima, visto lo scarso coinvolgimento della città, nonostante l’esborso di soldi pubblici.
Senza poi contare spot a festival vari che di certo hanno fatto passare notti insonni a molti cittadini; con grande incazzatura annessa. Per il povero soldato Andrew non ci poteva essere peggior calice amaro da bere ogni giorno. Ma soprattutto dover far buon viso a cattivo gioco.
Ghino di Tacco
Una risposta
È risaputo che al pd non interessa la gente, bensì rimanere al potere.