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Accesso a strutture sanitarie, Ventura: sì a tutela dei fragili

14 Marzo 2024

Nella seduta del Consiglio Regionale di martedì 12 marzo è stata esaminata la mozione sull’accesso  delle persone con disabilità alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate della Lombardia. Nel  2023 era stata sottoposta al Difensore regionale una contestazione sulle priorità di accesso dei pazienti  disabili agli sportelli CUP dell’ASST Ovest Milanese  

Considerando che la condizione delle persone con disabilità è riconosciuta e tutelata dalla  Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili (2006) e ratificata dall’Italia nel marzo  del 2009 e dal Consiglio Europeo nel novembre dello stesso anno, e che la legislazione regionale  prevede già la tutela delle persone disabili in questi specifici casi, Fratelli d’Italia ha rilevato che il  progetto DAMA (Disabled advanced medical assistance) assume in questo contesto una valenza ancor  maggiore, soprattutto alla luce delle ripetute prese di posizione delle istituzioni internazionali sul diritto  alla salute e all’accesso alle cure delle persone con disabilità.  

“Dobbiamo ricordare tutti che la disabilità è da interpretare sulla base di un modello bio-psico-sociale  (ufficializzato nell’International Classification of Functioning, Disability and Health (-CF- nel 2001  dall’Organizzazione Mondiale della Sanità) che non tiene conto esclusivamente dello stato di salute  della persona, ma anche delle interazioni con l’ambiente e in particolare delle dinamiche familiari, che  emergono come momento importante dell’intervento del DAMA”, dichiara il consigliere di Fdi, Marcello  Ventura

“Pertanto, come recita l’emendamento proposto da FDI, è necessario orientarsi alla presa in carico  della persona con disabilità psichica, intellettiva e motoria creando percorsi sanitari e sociosanitari al  domicilio del paziente come già ben consolidato, ad esempio, presso l’ASST Rhodense e assicurando il  principio della casa come primo luogo di cura come previsto dal DM 77/2022. La presenza di sportelli  dedicati può essere un modo per la regione di adempiere ai requisiti normativi relativi all’accessibilità e  ai diritti delle persone con disabilità, garantendo anche il rispetto delle leggi nazionali e internazionali  in materia di diritti umani. L’accesso prioritario ai servizi ospedalieri per le persone con disabilità o con  forme di fragilità, evidenziati da persone in età senile, non è solo una questione di giustizia sociale, ma  anche di responsabilità pubblica. Dobbiamo agire ora per garantire che nessuno venga lasciato indietro  nel nostro sistema sanitario regionale. La proposta concreta presentata nella forma emendativa è  un’azione che potremmo intraprendere per migliorare l’accessibilità ai servizi ospedalieri per i portatori  di disabilità e per coloro, per le personali fragilità, hanno necessità di ottenere delle facilitazioni per  l’accesso alla diagnosi, prevenzione e cura di prestazioni ospedaliere”, conclude Ventura.  

La mozione, approvata col voto di Fdi, ha così impegnato il Presidente della Regione e l’Assessore  competente ad avviare una ricognizione volta a verificare le procedure applicate presso le strutture  sanitarie pubbliche e private accreditate al fine di garantire l’accesso prioritario e con pari dignità ai  servizi e alle cure ai pazienti con disabilità. 

Una risposta

  1. Interesse anche ai loro soldi e a quelli delle loro famiglie. Se fosse vero non costerebbe 2500 euro al mese il ricovero a Sospiro di un disabile giovane. A farsi un mese al mare costa meno, a potere.E ovviamente a carico del disabile e famiglia perché le sue piccole indennità non costano granché. Ah ma c’è il personale da pagare. Manco dovessero subire chissà quali trattamenti. Volete essere credibili? Dimezzate la retta.

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