Il Contratto di Fiume della Media Valle del Po – Strumento di connessione, sviluppo e governance. Questo il tema del convegno che si terrà venerdì 5 aprile, a partire dalle 10:30, nella Sala Puerari di Palazzo Affaitati (via Ugolani Dati, 4). Un’occasione non solo per restituire il lavoro di promozione e valorizzazione del territorio compiuto negli ultimi dieci anni dal Comune di Cremona, congiuntamente al Comune di Piacenza e alla Provincia di Lodi, oltre che con tutti i sottoscrittori e i rappresentanti delle realtà coinvolte nel percorso che ha contraddistinto il percorso del Contratto di Fiume della Media Valle del Po, ma anche un momento, aperto a tutti, di divulgazione, confronto e riflessione su questo fondamentale strumento di connessione, sviluppo e governance.
Il Contratto di Fiume della Media Valle del Po ha come principale mission la collaborazione dei territori lungo l’asta del Grande Fiume, che, nel corso di questi ultimi anni, hanno elaborato uno strumento di pianificazione fondamentale: il Piano d’Azione. Quest’ultimo si configura come un documento flessibile, in grado di concretizzare e definire attività, nonché spunti di azione e riflessione per lo sviluppo concordato dei territori, in un’ottica di coesione e di governance locale. Peculiarità inoltre di questo contratto è di essere uno strumento di governo che coinvolge due regioni, Lombardia ed Emilia Romagna, caratteristica questa che lo rende inedito oltre che sfidante per gli enti pubblici e per i portatori di interesse coinvolti. Promotori e sottoscrittori del Contratto sono i Comuni di Piacenza e Cremona, e la Provincia di Lodi. Il Contratto è inoltre sottoscritto da 43 soggetti: due Regioni (Lombardia ed Emilia- Romagna), 34 Comuni, di cui 15 del Cremonese, 9 del lodigiano e 10 del piacentino (oltre alla città capoluogo, Calendasco, Caorso, Castel San Giovanni, Castelvetro Piacentino, Monticelli d’Ongina, Rottofreno, San Pietro in Cerro, Sarmato, Villanova sull’Arda), Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, AIPO (Agenzia interregionale per il fiume Po), tre Consorzi di Bonifica (Consorzio di Bonifica Dugali Naviglio Adda Serio, Consorzio di Bonifica di Piacenza, Consorzio di Bonifica Navarolo), due Società di gestione dell’acqua (Padania Acque S.p.A., S.A.L. S.r.l. Società Acqua Lodigiana).
Il convegno sarà introdotto dal vicesindaco del Comune di Cremona Andrea Virgilio, da Serena Groppelli, assessore alle Politiche ambientali, Partecipazione e Identità territoriale del Comune di Piacenza, dal consigliere e dal presidente della Provincia di Lodi, Daniele Saltarelli e Fabrizio Santantonio, e Marta Visone, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della Provincia di Cremona. (nella foto centrale Venturi, Virgilio, Sellitto).
Dopo i saluti istituzionali, nella sessione del mattino si svolgerà una tavola rotonda nel corso della quale i soggetti attuatori avranno modo di ripercorrere i passaggi compiuti in questi dieci anni, con uno sguardo generale sulla normativa, sulle motivazioni e gli elementi fondanti del Contratto di Fiume, grazie al contributo delle Regioni Lombardia e Emilia-Romagna. I lavori proseguiranno con un confronto tra differenti esperienze sugli strumenti di governance locale, nonché con un approfondimento degli aspetti di carattere più esperienziale e paesistico alla base delle azioni che caratterizzano il Contratto di Fiume.
La sessione pomeridiana affronterà invece aspetti di carattere maggiormente tecnico, legati allo sviluppo territoriale del Contratto di Fiume della Media Valle del Po, oltre che la presentazione delle novità introdotte dal Piano d’Azione, recentemente approvato, e di interlocuzione con altri soggetti coinvolti, un dialogo che verterà anche sull’educazione ambientale e toccherà temi di carattere culturale. Il Piano d’Azione è un documento composto da 107 proposte, riconducibili agli ambiti tematici della qualità e sicurezza del Po, tutela e uso sostenibile del territorio fluviale, promozione e valorizzazione turistica, comunicazione e marketing.
Alla parte introduttiva da parte dei rappresentanti del Comune di Cremona e di AIPO, seguiranno gli interventi a cura del Comune di Stagno Lombardo, in rappresentanza dei piccoli Comuni sottoscrittori del Contratto, di Padania Acque, Mab Unesco Po grande, ERSAF e Legambiente. In chiusura, un suggestivo richiamo dello scrittore Guido Conti alla storia del Po e al posto che occupa nell’immaginario delle città che attraversa.
La partecipazione al convegno consente il riconoscimento di quattro crediti formativi agli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori.
Per ulteriori informazioni sull’evento, è possibile rivolgersi all’Ufficio Area Vasta, Contratto di Fiume, MabUnesco Po Grande del Comune di Cremona scrivendo a info.ambiente@comune.cremona.it.
Una risposta
Sarà anche questo un flop come la collaborazione sbandierata qualche anno fa con le province di East Lombardy? Brescia e Bergamo a braccetto sono state capitali italiane della cultura, Mantova ci sorpassa regolarmente. Noi non raccogliamo briciole…ma siamo sempre al palo. Dimenticati da molti punti di vista. La dimostrazione del peso politico che Cremona si è guadagnata. Con mille ringraziamenti.