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Virgilio sia la scuola sia il candidato sindaco: non è una coincidenza

5 Maggio 2024

A seguito dell’intervento a favore del nuovo Ospedale di Cremona da parte del corpo docente e degli alunni di una scuola media cremonese, non si può non sottolineare l’evidente conflitto di interessi evidenziato dalla denominazione della scuola stessa e l’omonimo candidato sindaco, ambedue a nome Virgilio. Che non si tratti di una semplice coincidenza è dimostrato dal fatto che ambedue i Virgilio siano a favore del nuovo ospedale di Cremona: Virgilio candidato lo sapevamo già, Virgilio scuola media è una piacevole novità.

Che si tratti di omonimia oppure di polisemia, poco importa e però, per dirla con Mina, a questo punto l’importante è finire. Già, finiamola qui. Non vorremmo infatti trovarci  ad affrontare le posizioni favorevoli ad un nuovo ospedale anche da parte degli insegnanti e degli alunni di altre scuole elementari, medie e dell’infanzia. Anche perchè molti di loro, magari con evidente disturbo/declino cognitivo, potrebbero essere d’accordo con la poetica Virgiliana e rendersi conto che è forse sbagliato  gettare nel fuoco le Bucoliche e le Georgiche a favore di un mondo nel quale si distrugge ciò che è utile e si costruisce l’inutile.

 

OCTOPUS

6 risposte

  1. Un clamoroso autogol! Non è facile per una famiglia scegliere la scuola in cui mandare il/la proprio/a figlio/a undicenne se a scuola si fa politica!

  2. In tecnologia alle medie si possono svolgere lavori molto interessanti e utili, vedi quelli proposti alla Vida. E senza andare a sollecitare la politica! Ai ragazzi dobbiamo dare strumenti per elaborare proprie opinioni e idee, non indirizzarli e influenzarli. Molto scorretto. Anche se molti docenti in modo magari meno smaccatamente evidente lo fanno regolarmente…

  3. Trovo molto offensivo l’intervento del signor Octopus e in particolar modo il passaggio in sui si sente preoccupato che alunni e insegnanti di altre scuole “magari con evidente disturbo/declino cognitivo” …”possano essere d’accordo”… Queste affermazioni offendono la scuola in generale, offendono i nostri giovani, considerati decerebrati, offendono gli alunni più fragili, quelli con disturbi dell’apprendimento, che la scuola include e non esclude (come vorrebbe il signor Octpus), offendono le loro famiglie che ogni giorno devono vivere le difficoltà di crescere i propri figli e il dolore dei pregiudizi, offendono gli insegnanti che fanno il loro lavoro che, però oggi, è il lavoro che tutti hanno la competenza di giudicare. A me pare piuttosto che si stia strumentalizzando al contrario e, senza valide controdeduzioni, ci si sia lanciati in una fantascientifica associazione fra il nome di una scuola e un candidato a sindaco…offendendo questa volta l’intelligenza di chi legge.

    1. A parte il fatto che non si sia colta l’ironia con cui Octopus si è espresso, mi sembra che si sia andati a toccare nervi molto esposti e particolarmente sensibili, che però non c’entrano nulla, assolutamente nulla, di ciò di cui si dibatte. Gli insegnanti sono persone degne di grande rispetto per il loro lavoro quotidiano a stretto contatto con persone in fieri, che si arricchiscono e si formano anche grazie al loro intervento. Tanto di cappello, grande rispetto e considerazione. Non è infatti degli insegnanti che ci si stupisce ma della scelta dell’argomento del laboratorio che costituisce oggetto di discussione in campagna elettorale ( non si poteva studiare altri progetti dal punto di vista architettonico? ) e soprattutto il commento e l’apprezzamento ( guarda caso!) da parte della direzione dell’ospedale! L’analisi delle osservazioni di dodici/tredicenni come se fossero opinion leader. Come non pensare a una strumentalizzazione? A una specie di indottrinamento? Onore ai docenti, ma che non si intromettano pesantemente nel pensiero dei ragazzi e delle famiglie.

      1. Lo scopo dell’attività didattica non era sponsorizzare il nuovo ospedale. Non bisogna confondere l'(in)opportunità sociale ed economica del progetto -che attiene alla politica- con l’analisi del progetto in sé e le riflessioni sull’urbanistica – che attengono alla scuola e agli specialisti del settore. Lo scopo didattico era, appunto, di quest’ultimo tipo. Le riflessioni politiche, con le quali concordo, qui sono fuori tema.

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