Al teatro Monteverdi è stato organizzato un incontro dai gruppi scout cremonesi per conoscere i candidati sindaco delle elezioni amministrative di giugno. Per prima cosa, devo fare i complimenti per la bravura e la serietà con cui hanno preparato l’evento. Sono riusciti, meglio di altre tribune elettorali, con lo schermo di un portatile settato sul cronometro di 3 minuti, a far rispettare i tempi di risposta a noi 5 candidati presenti (il sesto, pur invitato non ha potuto presenziare).
Devo essere sincera, ho passato un paio di serate a prepararmi alle loro domande, perché ho sempre sentito una grande responsabilità in qualunque scelta si faccia, di non deludere i giovani.
Forse essere catechista da oltre 20 anni, mi ha aiutata a capirli meglio, cercando di mitigare le differenze causate dall’inevitabile gap generazionale.
Per rispondere alle loro domande ho telefonato a molti neo maggiorenni che conosco e le ho rivolte a loro: che cosa vorreste? Che cosa vi manca di più qui a Cremona?
Alcune risposte erano prevedibili, altre mi hanno stupita e ho persino scoperto che esiste un nuovo modo di fare “ginnastica”, il calisthenics … (ora chi non lo sa, vada su google).
Ho cercato soluzioni innovative per abbattere l’inquinamento cittadino, spesso frutto dello studio di ricercatori delle più prestigiose università mondiali, questo per dimostrare chi sono loro, con la loro mente giovane e creativa a ipotizzare edù inventare le soluzioni del futuro.
Ho poi fatto un esempio sul metodo di guardare al mondo di oggi per un futuro sostenibile: Avevo preso spunto da un incontro di un sociologo con dei genitori, era stato dato a ognuno un foglio da colorare e un numero preciso di pennarelli di tutti i colori per farlo.
Unica regola, finito di usare uno specifico colore nel modo in cui preferivano, dovevano riconsegnare il pennarello. Finiti i disegni, e ritirati i pennarelli usati, è stata fatta una premessa.
“Cari genitori, immaginate che il foglio che avete colorato è il nostro mondo, la natura, e i pennarelli le risorse che abbiamo a disposizione per renderlo così come lo vogliamo. Voi che lo avete appena fatto siete la generazione 1.”
Poi è stata consegnata un’altra copia dello stesso soggetto, sempre da colorare dicendo:
“Ora dovete colorare nuovamente lo stesso mondo con le risorse/pennarelli rimasti… questo è quello che avete lasciato ai vostri figli”…
Avranno capito il significato?
Penso proprio di sì.
Se ne ricorderanno nella loro vita quotidiana? Io lo spero con tutto il cuore, ed è con l’intento di imparare a non consumare tutte le risorse oggi avendo la lungimiranza di lasciare il nostro territorio migliore di come l’abbiamo trovato.
Paola Tacchini
candidata sindaco M5s – Cremona Cambia Musica