Chiudiamo questi editoriali su Cossiga con un veloce accenno a una delle questioni più dibattute della nostra storia repubblicana, cui abbiamo già dedicato più editoriali ma di cui ci interessa qui l’interpretazione che ne diede proprio Cossiga.
Secondo Cossiga si trattò di fatto di una operazione di matrice americana volta a fidelizzare i vertici militari italiani in chiave anti sovietica. Nulla di sovversivo dunque, ma nella contrapposizione Usa e Urss, in cui l’Italia era dichiaratamente nella Nato e quindi anti sovietica, creare un “club” che consentisse ai vertici militari di tenersi in contatto e fidelizzare (ovviamente sotto il controllo Usa, ma con libera adesione e fuori da sedi e ruolo ufficiali) pareva cosa più che naturale. E per gli Americani, la forma naturale di fidelizzazione è proprio la loggia massonica, che in America è tale quale alle parrocchie in Italia per ramificazione e appartenenti… Insomma una loggia massonica iper americana e iper filo-Nato, costituita magari usando la Marina militare che in Italia è tradizionalmente la forza armata più massonica, e affidandone magari l’incarico all’ammiraglio della flotta Usa del Mediterraneo.
Ebbene questo modello ha due precedenti opposti e di tutto rispetto: la Lega del Gottardo in Svizzera e l’Angkar dei comunisti cambogiani.
Durante la Seconda guerra mondiale in Svizzera la veneranda neutralità elvetica pendeva parecchio verso Adolf Hitler, e un nutrito gruppo di militari e gentiluomini antinazisti e filo alleati costituì in tutta segretezza la Lega del Gottardo, esattamente con l’obiettivo di tenere legati tra loro in segretezza i filoatlantici svizzeri, fino al 1969 quando fu sciolta.
A Parigi negli anni 50 un certo Saloth Sar, poi divenuto tristemente noto come Pol Pot, fece la stessa cosa. Fondò il Partito comunista della Kampuchea (i Khmer Rossi per capirci …) attraverso una fratellanza segretissima i cui membri si chiamavano fratelli, ciascuno con un numero. Lui era ovviamente il fratello n. 1, mentre fratello n. 6 era quel Ta Mok noto come il Macellaio della Cambogia responsabile della morte di più di un milione di cambogiani tra il 1975 e 1979…Per anni, fino alla presa del potere, nessuno seppe mai che fratello n 1 era Pol Pot, il che ci conferma che fidelizzare in segretezza in forma di fratellanza non è solo appannaggio dei militari italiani amici della Cia…
A questo va aggiunta un’altra considerazione: la massoneria è stata la religione di Stato italiana dal Risorgimento fino alla fine della monarchia, ma soprattutto fino ai Patti Lateranensi. Essere cattolici puzzava di papismo e dubbia fedeltà al Re, esser massoni era garanzia di fedeltà ai Savoia. Non è un caso che la Marina militare, la nostra forza armata per eccellenza, fosse storicamente filo sabauda e assai diffusamente massonica, mentre l’Aeronautica fondata dal Duce era molto più filo fascista. Insomma essere massoni era già tradizione per gran parte degli alti ufficiali di tutte le nostre forze armate, carabinieri compresi benché fossero i più cattolici. Prova ne è che lo stesso Dalla Chiesa non solo era massone lui, ma lo era suo fratello generale, suo padre e suo nonno militari tutti…quindi entrare in una loggia filo Nato doveva per molti di loro essere cosa più che naturale.
Perché proprio la Loggia Propaganda 2? Perché era già una loggia particolare, fondata a fine ‘800 per consentire ai Frammassoni della nuova Italia unita di fidelizzare a Roma, quando lontani dalle loro logge e nella Capitale per gli impegni di Governo. Basti pensare che ne fu membro e anche segretario nientemeno che Zanardelli che sarà poi addirittura presidente del Consiglio…
Cossiga era profondo conoscitore della Massoneria, benché cattolico di ferro e mai massone, perché il nonno materno era addirittura massone del 33° grado del Rito Scozzese Antico Accettato, insomma praticamente il capo della Massoneria sarda o poco meno. Quindi Cossiga ben sapeva di cosa parlava, e del resto, anche se qualcuno cadrà dalla pianta, i massoni sono stati ai vertici dei Paesi di mezzo mondo, compreso quel Salvador Allende vittima di Pinochet ma che era il capo della Massoneria cilena, con buona pace di tanti militanti di sinistra.
In conclusione la versione di Cossiga è quella della società segreta a scopo atlantista, affidata per ragioni assai strane a quel Licio Gelli che poi ne fece un gran carrozzone su cui salirono tutti, e che poi esplose mediaticamente come una bomba a orologeria sputtanando tutti i vertici militari e buona parte della Dc e del Psi. Che Gelli fosse un agente del Kgb non me lo toglierà mai dalla testa nessuno, e che si fosse abilmente prestato a questo gioco a favore dell’Urss da cui veniva lautamente compensato, ma lo sapremo solo quando Mosca ci darà il copioso fascicolo che detiene sul materassaio di Castiglion Fibocchi…
Francesco Martelli
sovrintendente agli Archivi del Comune di Milano
docente di archivistica all’Università degli studi di Milano
Una risposta
Giocare alla massoneria è stato ed è uno sport snobbistico a “divertimento esclusivo” di pochi annoiati e poco avvezzi alla trasparenza dei comportamenti.
Credo però che nessuno dimentichi il ruolo della P2 nel fallito golpe ordito da Gladio diretta ed organizzata dalla loggia deviata P2.
Credo pertanto nella divisione, storicamente documentata, tra logge massoniche antropicamente dedite al culto della esaltazione personalistica e quelle dedite all’organizzazione di gruppi criminali organizzati.