Cari candidati, in ogni incontro pubblico prima delle elezioni dell’8 giugno scorso, non si sono sentite molte parole sui temi dell’ambiente, della mobilità sostenibile, della qualità dell’aria, del consumo di suolo. Solo tre hanno richiesto un incontro con le associazioni ambientaliste e pochi sono stati gli accenni ad una visione di città 2030. Come negli anni passati, a tutti abbiamo consegnato un documento, il classico decalogo, chiedendo di esprimere pareri e indicare priorità, un impegno formale anche se non vincolante ma che ci permetterà di valutare il vostro operato nel tempo. Solo tre candidati hanno risposto.
Recuperare la dimensione umana dello spazio urbano, a partire dalle scelte di mobilità: questo deve essere l’obiettivo. Non ci può essere una transizione ecologica senza un profondo cambiamento delle città perché le città sono il nodo cruciale da cui partire per cambiare davvero, come previsto dal Green Deal europeo.
Come sapete l’Italia è il primo Paese in Europa per morti attribuiti all’inquinamento atmosferico, circa 50.000 all’anno. E’ necessario quindi un intervento ampio e complesso, infrastrutturale e culturale, di riqualificazione dell’ambiente urbano mediante la restituzione di spazio pubblico alle persone, alla loro sicurezza e socialità. Così come è necessario contrastare gli squilibri causati da politiche non lungimiranti che non hanno saputo bilanciare l’uso dei mezzi motorizzati privati con gli elementi connettivi dei centri urbani, promuovendo l’utilizzo dei mezzi pubblici e della mobilità pedonale e ciclistica. Le città hanno subìto una trasformazione, comprese le città d’arte, facendone crescere la congestione, riducendone al contempo la vivibilità. Un processo che ha causato una minore efficienza degli spostamenti, come è riscontrabile nella costante riduzione della velocità media dei movimenti e nell’esigenza di un sempre maggior numero di parcheggi, il tutto a discapito della mobilità pubblica e della mobilità ecosostenibile, restituendo alle persone città invivibili, inquinate e insicure.
In questo periodo difficile, voi amministratori pubblici potete fare la differenza già nel breve termine e offrire ai cittadini la libertà di poter scegliere un modello di mobilità alternativa che in tantissimi desiderano e che vorrebbero abbracciare se solo le città diventassero più sicure e adatte alle persone.
I danni dell’inquinamento dell’aria sui bambini rappresentano un’ipoteca sul loro futuro. L’esposizione all’inquinamento atmosferico non solo determina effetti misurabili nel bambino, ma si proietta negli anni successivi rendendo l’individuo più vulnerabile durante il corso della vita. Per questo e per la sicurezza, è necessaria l’istituzione di strade scolastiche e garantire ai ragazzi che abitano meno lontano dalle scuole il diritto alla mobilità attiva, tanto raccomandata dall’Associazione Nazionale di Pediatria, da ATS Val Padana e Unicef, molto più autorevoli di noi e con cui abbiamo stretta collaborazione sui temi dell’infanzia, incentivando i servizi di Pedibus e Bicibus, responsabilizzando maggiormente dirigenti scolastici e genitori.
Cari candidati, avete dunque nelle vostre mani la responsabilità d il potere di una scelta strategica che coniughi salute e rigenerazione urbana dando una risposta concreta alla pressante richiesta delle giovani generazioni di contrastare la crisi climatica ed energetica globale.
Quanto vi impegnerete su questi temi?
Buon lavoro.
Piercarlo Bertolotti
presidente FIAB . Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta Cremona APS
2 risposte
Che la Fiab sia un’associazione ambientalista ho non pochi dubbi. Basti pensare a quanto asfalto è stato messo sui sentieri per il diletto e la comodità dei ciclisti, giustificato dal loro punto di vista ma non in quanto attività ambientalista, bensì ludico sportiva, motivo per cui un assessorato per lo sport e per l’ambiente è una contraddizione in termini. L’assessorato pertanto andrebbe scisso. Una cosa è l’ambiente, un’altra cosa è lo sport.
E che non salti fuori il chilometraggio realizzato delle piste ciclabili!!! È una vera presa per i fondelli in molti casi chiamare così percorsi più simili a camel trofy!!!