Aperto nel 2006, il centro commerciale Cremona Po’ sta risentendo della smodata apertura di tutti quei centri commerciali che attanagliano Cremona. “Mors tua vita mea” dicevano gli antichi, ed è quello che sta succedendo: si cementifica senza ritegno aree che passano ad uso industriale, commerciale o logistico, con la promessa di nuovi posti di lavoro, ma di fatto è esattamente il contrario.
Abitando nel quartiere Cambonino, ho sofferto per la chiusura della farmacia comunale di piazza Aldo Moro, spostata appunto nel 2006 all’ingresso Est del centro commerciale, un disagio causato soprattutto agli anziani e a chi l’auto non l’ha.
Ho parlato con alcune amiche che lavorano all’Ipercoop: sono preoccupate, anche perché non avrebbero nessuna agevolazione nel venire trasferite a Brescia: né rimborso auto o chilometrico né buono pasto. Stesse condizioni che hanno adesso lavorando a Cremona. Prendere o lasciare. Sono mamme, hanno i bambini da crescere, già è un sacrificio avere turni anche il sabato e la domenica, ma essere trasferite come fossero merce? Sabato faranno sciopero, spero unite, perché solo insieme si può fare valere la propria voce. Altro che aprire l’ennesimo centro commerciale a Picenengo.
Sabato solidarietà da parte mia a tutti i lavoratori dell’ipermercato. Basta ottimizzare le risorse, diminuiamo le ore di lavoro, la vita va vissuta anche con la propria famiglia.
Paola Tacchini