Veniamo a conoscenza dai giornali locali che l’Ipercoop di Cremona conta 12 esuberi (su 110 dipendenti), di cui 4 verranno trasferiti a Brescia. Come comitato “Cemento Picenengo” desideriamo innanzitutto esprimere la nostra solidarietà e vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori che ora sono in stato di agitazione e il nostro supporto allo sciopero che si terrà sabato 6 luglio. Ne approfittiamo per ribadire che quanto sta accadendo testimonia la poca lungimiranza della decisione di costruire un ennesimo ipermercato a Picenengo (area Cardaminopsis su cui è previsto l’insediamento di Iper Tosano) a pochi passi dall’Ipercoop, che al momento subisce un calo dei ricavi sul budget previsto, e ad altri 5 supermercati di medio/grandi dimensioni vicinissimi in zona.
Ricordiamo che nonostante il diniego dell’autorizzazione commerciale a seguito dell’obbligo imposto dalla Regione Lombardia di sottoporre il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), la costruzione dell’ennesimo ipermercato non è stata fermata ma solo rinviata. Risulta oggi più che mai evidente come a Cremona ogni nuovo insediamento commerciale di grandi dimensioni, oltre agli effetti ambientali, i riflessi sul microclima locale e il dissesto idrogeologico dovuti al consumo si suolo, comporta anche gravi rischi per le attività economiche presenti, per i loro lavoratori e le loro famiglie.
Una risposta
Mai io mi domando e dico come è possibile che ancora non ci siano coscienza e responsabilità nel prendere decisioni sul commercio. Bisogna per forza affermare che della economia reale non importa niente a nessuno , così come nessuno vuole ammettere la gravità dei danni arrecati alle dinamiche sociali, guastate da scelte politiche ottuse e ormai sconfitte dalla storia economica degli ultimi decenni. Un degrado politico e amministrativo che non vede fine.