Esprimiamo il nostro apprezzamento per la nuova Giunta che è stata comunicata dal sindaco Andrea Virgilio.
Riteniamo giusto e corretto che al governo della città ci sia un equilibrato mix di nuove energie e di consolidate competenze amministrative. Il Pd, da parte sua, primo partito in città e perno della maggioranza, ha seguito questo principio, ossia individuare da un lato nuovi qualificati profili e dall’altro confermare la fiducia a profili di apprezzata competenza.
Al Pd nella nuova Giunta sono affidate deleghe centrali e nevralgiche per il futuro della città, nell’ottica di una nuova stagione amministrativa che faccia leva sui punti di forza e sui risultati ottenuti e che migliori gli elementi di criticità.
Obiettivi sui quali l’intero Pd sarà al fianco degli amministratori in un ruolo di continuo confronto e relazione con la città.
Spiace che qualche esponente della minoranza abbia iniziato a esprimere perplessità sulla Giunta ancora prima che sia insediata.
Non una buona premessa per un rapporto collaborativo che pure la minoranza in qualche precedente dichiarazione ha auspicato.
Roberto Galletti segretario PD
Roberto Poli consigliere comunale PD
2 risposte
I profili che nella giunta precedente erano competenti per altri assessorati completamente diversi? Laurea in filosofia per l’assessore al bilancio? Abbiamo dei geni in giunta, persone che ne sanno di tutto! Solo il PD può vantare questo privilegio…
Non vedo come la nuova stagione amministrativa possa “migliorare gli elementi di criticità” della precedente gestione se nel suo programma non risultano nemmeno citati i 2 temi dirimenti (cioè salute e quindi inquinamento e sanità) in una città che ha il primato EU per morti precoci da particolato e per tumore. Mancano i fondamentali. Come poi il PD ha sin qui gestito “il ruolo di continuo confronto e relazione con la città” la dice lunga sull’affidabilità del rinnovato impegno in questa direzione. Quella che non si misura con la realtà e in particolare col diritto alla vita e alla vita in salute dei cittadini non può essere chiamata politica ma gestione partigiana o di cordata della cosa pubblica.