Buongiorno direttore,
da 10 anni frequento il reparto di Breast Unit dell’ ospedale di Cremona. La mia è una storia d’amore perché, nel mio lunghissimo e travagliato viaggio di paziente, ho incontrato persone che sono state e sono ancora casa e famiglia . Quando sento parlare male in assoluto mi scatta la rabbia perché non si può fare di tutta l’erba un fascio. Da questo amore è nato il desiderio di fare volontariato in quel reparto ma purtroppo, la burocrazia e l’inattività lasciata ancora dal covid hanno infranto il mio sogno.
Come paziente mi sono accorta che ci sono delle carenze che potrebbero essere colmate dal volontariato, ho bussato a tante porte per sottoporre la mia idea ma nessuno si prende un minimo di responsabilità. È assurdo che venga rifiutato in questo modo l’ impegno gratuito ed entusiasta di una semplice cittadina.
Paola C.
Una risposta
Forse passando attraverso una delle associazioni di volontariato qualcosa le sarà permesso di fare…