Sport sempre più logorante,dalla F1, all’atletica, al nuoto, compresi gli scacchi

13 Agosto 2024

Senza dubbio la chiave del successo di Verstappen è stato Newey, l’ingegnere inglese che ha seguito in passato anche altri piloti. Forse l’olandese vincerà il suo quarto mondiale ma non immaginavo che il deperimento della sua Red Bull sarebbe stato così veloce dopo il ritiro di Newey.

Ciò sembra dimostrare che l’auto deve nascere bene (vedi prove preliminari di Barcellona a febbraio) e dopo col simulatore si adatta la vettura al singolo circuito.

Ho avuto conferma di quanto detto, avendo lavorato a lungo insieme con piloti e tecnici tra i quali Lauda e Forghieri: che spesso litigavano  ma trovavano sempre un punto di incontro.

Sono convinto, ma solo a buon senso perché manca una teoria e quindi una legge scientifica, che un gran premio di F1, un incontro di boxe e una partita di scacchi tra professionisti di altissimo livello (punteggio ELO per classificare i giocatori), dopo i 36-37 anni lascino dei detriti mentali nell’atleta.

Quindi cari signori Alonso (43 anni) e Hamilton (40), non sarebbe ora di appendere il casco al classico chiodo?! Sì, per non farsi male e soprattutto per non far male a nessun altro. Ma si sa quale fascino esercitino palcoscenico e luci della ribalta! Si dirà che però ci sono eccezioni: vero, non voglio rifugiarmi nel vecchio adagio popolare secondo il quale l’eccezione conferma la regola. No. Erano altri tempi, auto non mostruose per tutte le prestazioni, come le attuali di F1: Nino Farina vince il primo mondiale nel 1950, disputato su soli 6 GP, e Manuel Fangio vince il quinto titolo mondiale a 46 anni: impensabile oggi.

Negli scacchi, il Ceco Steinitz difende il mondiale l’ultima volta a 58 anni, ma eravamo circa 130 anni fa!

Lodevolmente la Gazzetta della sport ha riportato in memoria i grandi campioni del passato lontano sino a quello attuale, e cioè i veri miti che hanno vinto le medaglie d’oro nella medesima specialità, appunto in 4 Olimpiadi consecutive. Eccoli.

Alfred Oerter disco nel ’56-’60-’64-’68 (ricordo il 1960 a Roma: l’esplosione dei fuoriclasse Nino Benvenuti, Cassius Clay, Livio Berruti, Abebe Bikila);

Carl Lewis salto in lungo nell’84-’88-’92-’96;

Michael Phelps  nuoto 200 m. misti nello ’04-’08-’12-’16.

E veniamo a oggi:

Katie Ledecky, demolitrice di Pellegrini  e Quadarella, 800 m. nel ’12-’16-’21-’24.

Chi ha battuto tutti quanto a longevità è un formidabile atleta cubano Mijain Lopez (nella foto centrale) che a 42 anni vince a Parigi 2024 la 5° Olimpiade consecutiva (’08-’12-’16-’21-’24) nella lotta greco-romana categoria oltre 130 kg. Un vero gigante ma estremamente buono e generoso, che dopo la vittoria a Parigi si è tolto le scarpe, in segno di abbandono.

Tornando ad Alonso e Hamilton: auguro al primo di vincere sino a 100 anni e a Hamilton l’8° titolo mondiale sulla Ferrari, oltre a tanti soldi, nella speranza che Maranello gli dia una macchina superiore.

 

Pietro De Franchi 

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