Feltri contro i ciclisti, il M5s: disgustoso, si dimetta

1 Ottobre 2024

Paola Pizzighini, consigliera regionale Movimento 5 Stelle Lombardia: “Il contributo di Vittorio Feltri in Consiglio regionale è inintelligibile, infatti, le sue presenze non arrivano al 30%. Le sue esternazioni, invece, sono dannose e istigano alla violenza, quindi può continuare a stare a casa esternando cattiverie disgustose senza rappresentare questa istituzione. Fomentare l’odio e la violenza non è più umanamente accettabile. Non è la prima volta che il consigliere Feltri si lascia andare ad esternazioni ripugnanti. Ogni volta prende di mira qualcuno usando toni offensivi: i meridionali, le donne, i ciclisti solo per citare i casi più eclatanti. Questa volta ha toccato il fondo, perché quando si parla di vite umane, quando ci si augura che i ciclisti perdano la vita, non possiamo rimanere in silenzio. Non siamo gli unici a pensarlo: questa mattina, fuori da Palazzo Pirelli, una delegazione di ciclisti ha protestato durante un presidio (foto centrale) organizzato contro un politico che anche a nostro avviso non è degno di rappresentare la Regione Lombardia. In questi giorni sono arrivate migliaia di mail di sconcerto da parte di molti cittadini lombardi, disgustati dalle parole di Feltri. Però ci teniamo anche a ringraziare il consigliere per aver riportato al centro dell’agenda politica il tema della mobilità dolce con affermazioni tutt’altro che dolci. Girare in bici per Milano non è un capriccio ma un atto di solidarietà e rispetto verso tutti i cittadini. In Lombardia si muore di smog a causa dell’inquinamento, forse questo sfugge a Feltri che ignora come spostarsi senza l’auto sia una delle azioni che possono limitare i danni ambientali. Le scuse non bastano: chiediamo a Feltri di fare un passo indietro e ai consiglieri di tutta la maggioranze di prendere le distanze da queste parole vergognose”, conclude la 5 Stelle Pizzighini.

2 risposte

  1. Al di là dell’esternazione di Feltri, ci sono delle criticità , a mio avviso, che non vanno sottovalutate. Viaggio molto in macchina e ne vedo combinare di tutti i colori dai ciclisti ( anche dai pedoni veramente) escludendo per il momento i mezzi motorizzati. Una delle più belle di qualche giorno fà: un ciclista uomo con seduta sulla canna una donna e col cellulare in mano sulla destra a chiacchierare mentre mi taglia la strada dovendo rispettare lui la precedenza. Non parliamo poi delle bici elettriche che, guidate soprattutto da giovanissimi, ti vengono su sparate da dietro e tu già non ti sei ancora abituato all’idea di una bici che può viaggiare come una moto senza casco, per di più ti viene su dalla destra e già fai fatica a vederla. Penso che per questi ciclisti il rischio sia altissimo. E’ un classico poi che quando gruppi di ciclisti ,veramente ne bastano due, viaggiano assieme, spesso capita di vederli affiancati per strada, e non uno dietro all’altro e questa è un’altra violazione del codice stradale che mette in pericolo la loro stessa vita. Di esempi ne potrei citare numerosi altri. Basti concludere che le ciclabili, spesso fatte in maniera assurda, come quella che passa tra la via Dante ed il parcheggio coperto, oltre ad essere di per sè, come in questo caso, motivo di grande rischio per i ciclisti, aggiungono un motivo psicologico uteriore di rischio: l’idea di aver sempre precedenza, il che li porta, come spesso mi è capitato di vedere, ad abbassare la guardia, a non guardarsi attorno , dimenticando che chi guida un mezzo motorizzato, può anche sbagliare e quindi non vederli.Ma tra i due, il peggio ce l’ha sempre il ciclista.

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