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Ancora una volta Brebemi parla d’altro per mascherare la sua crisi di ruolo, di traffico e finanziaria con una politica degli annunci strabilianti. In questi giorni è stata resa nota l’adozione del sistema ‘Drone Asset and Traffic Monitoring Project’, un sistema avanzato di controllo e monitoraggio che consente la raccolta di informazioni in tempo reale sulle condizioni dell’infrastruttura e del traffico.
E’ difficile capire a che cosa serva questo strumento, se il traffico dell’autostrada che si è ‘mangiata’ 900 ettari di suolo agricolo, non è neppure quello di una strada provinciale.
Nella primavera del 2023 era stata presentata una tecnologia che prometteva di rivoluzionare il ‘rifornimento’ dei veicoli del futuro, sperimentando un sistema di spire collocate sotto l’asfalto di corsie dedicate. Le auto elettriche si sarebbero ricaricate passandoci sopra grazie all’induzione.
Doveva essere pronta entro la fine di quell’anno.
La società che gestisce l’autostrada A35 Brescia-Milano aveva annunciato di inaugurare, entro il 2021, (abbondantemente passato) un tratto dedicato ai camion elettrici.
I mezzi pesanti dovevano potersi muovere collegandosi alla rete con un pantografo. Progetti tutti avveniristici per giustificare un ruolo di Brebemi nel territorio, visto che la parallela A4 Milano Brescia non si è decongestionata. Anzichè adottare pedaggi scontati e forme di tariffazione capaci di attirare nuova utenza sia di veicoli leggeri che pesanti e rendere utile il nastro d’asfalto per mobilità locale, la Brebemi ha puntato su progetti effimeri e non prioritari.
Con questi presupposti gestionali appare sopra le righe la ‘sdegnata’ reazione di Brebemi alla istanza di fallimento al tribunale di Cremona di due noti ambientalisti cremonesi.
La valutazione del bilancio di un’azienda in mano pubblica, fino a poco tempo fa, e ora controllata da un fondo d’investimento, non giustifica la reazione dell’A35 definendo ‘denigratoria’ l’istanza. L’azionista spagnolo, che controlla la società, non deve mai dimenticare che opera sul territorio italiano e che dispone di una concessione pubblica per operare nel nostro Paese.
Dario Balotta
referente Europa Verde Brescia
