Perché questo titolo? Perché offre la possibilità di avviare una discussione critica in merito alle polarizzazioni che si stanno sempre più stratificando. Da queste si sviluppano dualismi (la cui origine risale al pensiero platonico e aristotelico) che apparentemente non convergono ma che in realtà possono trovare una concordanza comune all’interno di un percorso condiviso. Il saggio esamina gli eventi attuali con un approccio orientato all’osservazione dei rapporti umani connessi con la realtà circostante in un periodo di grandi cambiamenti generati dalla globalizzazione, da cui emerge la necessità di individuare un punto di convergenza per evitare contrapposizioni troppo accentuate. Il testo è strutturato in due parti: la prima esamina gli aspetti filosofici della globalizzazione, mentre la seconda osserva la struttura sociale attuale. La domanda conclusiva, ossia se sia possibile un’identità modulare, viene posta dopo una discussione ampia soprattutto in merito al rapporto tra comunità di persone e società di individui, relazione che caratterizza la società industrializzata e pone in essere un approccio a volte osmotico a volte dicotomico dei rapporti umani, da cui tuttavia dipende la stabilità delle relazioni sociali che comunque devono raggiungere un parallelismo sociale convergente per poter evitare contrapposizioni deleterie.