Paola Pollini, consigliera regionale M5s: “L’arrivo dei convogli a idrogeno al deposito di Rovato è stato accolto con incomprensibile giubilo e festa da parte delle autorità locali, ma i cittadini bresciani hanno ben poco da festeggiare. E’ importante che si sappia che i convogli non sono arrivati perché siano messi in servizio a breve ma sono arrivati solo per essere parcheggiati per quasi un anno e mezzo, visto che la messa in funzione è prevista per giugno 2026, come da delibera regionale, e considerando le possibili quanto certe problematiche che puntualmente si verificano su appalti di questo genere, l’attesa non può far altro che aumentare. Quindi oggi si festeggia per tenere fermi, per almeno un anno e mezzo, dei convogli che, oltre a essere costati milioni di euro180 per la precisione, non miglioreranno in alcun modo il servizio già oggi presente. Questo è in realtà il motivo principale per il quale l’arrivo di questi treni deve essere visto come una sciagura per il lago d’Iseo e la val Camonica e non certo un vanto perché lo sperpero di denari pubblici è ormai compiuto e difficilmente arrestabile. E’ ormai certificato che con l’arrivo dei treni ad idrogeno non aumenterà il numero delle corse, non migliorerà la puntualità e non aumenterà il numero di utenti trasportati. Nulla di tutto questo è previsto a fronte di un investimento complessivo che sfonderà i 360 milioni di euro. Chi ne gioverà? Non certo i pendolari che ogni giorno sono costretti a subire disservizi e disagi per una rete ferroviaria anteguerra. La sperimentazione del treno a idrogeno in val Camonica è solo una costosissima scommessa giocata sulla pelle dei cittadini i quali ne usciranno sempre e comunque perdenti. Eppure la soluzione alternativa ai treni diesel e all’idrogeno c’era ed è la soluzione che in gergo si chiama ad “isole di catenaria” con alimentazione mista batteria/elettrico. Questa è stata scartata a priori perché, secondo FNM e Trenord, non considerata a livello internazionale. In tutta Europa dove era già stato sperimentato l’idrogeno, si sta tornando indietro per soluzioni miste batteria-elettrico ovvero si sta smantellando l’idrogeno perché insostenibile economicamente. Invece Regione Lombardia insiste in questo progetto e lo fa solo perché a finanziare parte del progetto c’è il PNRR e non certo per risolvere un problema di mobilità dei cittadini camuni. Nonostante ciò, un aspetto positivo legato all’arrivo di questi treni al deposito di Rovato lo possiamo trovare: finalmente sarà fatta una prova su strada, o meglio su ferro, e sarà la prima e vera occasione per verificare se le sagome dei nuovi treni sono adatte alle gallerie della linea Iseo-Edolo. Su questo fronte nutro diverse perplessità ma finora sia FNM che Regione hanno assicurato della bontà dell’operazione”, conclude la consigliera Pollini.